Il governo israeliano ha approvato una misura controversa che impone la leva obbligatoria ai giovani ultra-ortodossi, tradizionalmente esentati dal servizio militare. Questa decisione ha acceso un dibattito acceso, con manifestazioni di protesta da parte delle comunità religiose e accuse di discriminazione.

Il conflitto interno riflette la spaccatura tra laici e religiosi in Israele, un paese già segnato da tensioni politiche e sociali. La leva obbligatoria è vista come una necessità per rafforzare le forze armate, ma anche come una sfida ai privilegi concessi alle comunità ultra-ortodosse.

Questa misura potrebbe avere conseguenze politiche significative per il governo di Netanyahu, che rischia di alienare una parte del suo elettorato religioso. Allo stesso tempo, la decisione potrebbe alimentare divisioni interne, mettendo a dura prova la coesione sociale del paese.