Riccardo II d’Inghilterra (1367-1400) fu re dal 1377 al 1399. Il suo regno fu caratterizzato da tensioni con la nobiltà e da un governo autoritario che alla fine portò alla sua deposizione.

Il Regno di Riccardo II (1377-1399)

Salito al trono a soli 10 anni dopo la morte del nonno Edoardo III, Riccardo inizialmente governò sotto la reggenza di vari consiglieri, tra cui Giovanni di Gaunt, duca di Lancaster. Durante la sua giovinezza, affrontò la Rivolta dei contadini del 1381, guidata da Wat Tyler. Sebbene riuscisse a sedare la rivolta con abilità diplomatica, in seguito si scontrò con i nobili, specialmente con i “Lord Appellanti”, un gruppo di aristocratici che nel 1387 lo costrinsero a sottostare al Parlamento.

Negli anni ’90 del Trecento, Riccardo assunse un atteggiamento sempre più autocratico. Fece esiliare e giustiziare diversi nobili e governò con un ristretto gruppo di consiglieri fidati. Tuttavia, il suo regime dispotico e le pesanti tassazioni gli alienarono il sostegno della nobiltà.

La Deposizione ad opera di Enrico IV (1399)

Nel 1398, Riccardo esiliò il cugino Enrico Bolingbroke (figlio di Giovanni di Gaunt), duca di Hereford. L’anno successivo, quando Giovanni di Gaunt morì, Riccardo confiscò le sue terre, negando a Enrico il diritto di successione. Enrico colse l’opportunità per tornare in Inghilterra con un esercito, presentandosi inizialmente come un restauratore della giustizia. Trovando scarso supporto, Riccardo fu costretto ad arrendersi nel castello di Flint nel 1399 e fu deposto formalmente dal Parlamento. Enrico Bolingbroke assunse la corona con il nome di Enrico IV.

La Morte di Riccardo II (1400)

Dopo la deposizione, Riccardo fu imprigionato nella Torre di Londra e poi trasferito al castello di Pontefract. Nel febbraio 1400, morì in circostanze misteriose: alcuni storici suggeriscono che sia stato lasciato morire di fame, altri ipotizzano un’esecuzione su ordine di Enrico IV per prevenire eventuali complotti per rimetterlo sul trono.

Con la sua morte si chiuse la dinastia dei Plantageneti diretti, aprendo la strada al dominio della Casa di Lancaster.