Claretta Petacci (1912–1945) è una figura storica strettamente legata agli ultimi giorni del regime fascista in Italia. Ti riassumo brevemente la sua vita:
Clara Petacci, detta “Claretta”, nacque a Roma il 28 febbraio 1912 in una famiglia borghese: suo padre, Francesco Saverio Petacci, era medico personale di Papa Pio XI, e la famiglia godeva di una buona posizione sociale. Fin da giovane, Claretta mostrò una grande ammirazione per Benito Mussolini, che all’epoca era già saldamente al potere come capo del regime fascista.
Nel 1936, quando aveva solo 24 anni, Claretta riuscì a conoscere personalmente Mussolini. Nonostante la grande differenza di età (Mussolini aveva quasi trent’anni più di lei) e il fatto che lui fosse sposato, tra i due nacque una relazione sentimentale che si protrasse fino alla fine della loro vita. Claretta divenne molto più di un’amante: fu una presenza costante e devota, quasi ossessiva, accanto a Mussolini, rimanendo legata a lui anche nei momenti di massima crisi.
Durante gli ultimi anni del fascismo, e soprattutto dopo la caduta di Mussolini nel 1943, Claretta continuò a stargli vicino. Nel 1945, quando il Duce tentò di fuggire verso la Svizzera con un convoglio tedesco, Claretta decise di seguirlo nonostante il pericolo evidente.
Il 27 aprile 1945, nei pressi di Dongo, sul Lago di Como, Mussolini, Claretta e altri gerarchi fascisti vennero catturati dai partigiani italiani. Il giorno successivo, il 28 aprile 1945 — esattamente 80 anni fa — Claretta fu fucilata insieme a Mussolini. Aveva solo 33 anni. I loro corpi furono poi trasportati a Milano ed esposti in Piazzale Loreto, in una delle immagini più celebri e tragiche della storia d’Italia.
Claretta Petacci è rimasta nella memoria collettiva come una donna profondamente legata al suo amore per Mussolini, fino al punto di condividere con lui un destino di morte violenta.