Lucrezia Borgia, figlia del papa Alessandro VI (Rodrigo Borgia), ebbe tre mariti, ciascuno dei quali rappresentò un tassello fondamentale nella strategia politica della sua famiglia nel Rinascimento italiano.
1. Giovanni Sforza (sposato il 12 giugno 1493)
Il primo matrimonio di Lucrezia fu con Giovanni Sforza, signore di Pesaro e conte di Cotignola, membro della potente famiglia Sforza di Milano. Le nozze furono celebrate quando Lucrezia aveva solo 13 anni, con l’obiettivo di rafforzare l’alleanza tra i Borgia e gli Sforza. Tuttavia, con il mutare degli equilibri politici, l’alleanza divenne meno vantaggiosa. Nel 1497, il matrimonio fu annullato con l’accusa di non essere stato consumato, insinuando l’impotenza di Giovanni. In risposta, Giovanni accusò i Borgia di incesto e immoralità, contribuendo alla “leggenda nera” che circondò la famiglia.
2. Alfonso d’Aragona (sposato il 21 luglio 1498)
Il secondo marito di Lucrezia fu Alfonso d’Aragona, duca di Bisceglie e figlio illegittimo di Alfonso II di Napoli. Questo matrimonio mirava a consolidare l’alleanza tra i Borgia e il Regno di Napoli. Lucrezia e Alfonso sembravano affezionati l’uno all’altra e nel 1499 nacque il loro figlio, Rodrigo. Tuttavia, quando i Borgia si avvicinarono al partito filofrancese, Alfonso divenne un ostacolo politico. Nel 1500, fu ferito in un attentato e successivamente assassinato, probabilmente su ordine del fratello di Lucrezia, Cesare Borgia.
3. Alfonso I d’Este (sposato il 2 febbraio 1502)
Il terzo matrimonio di Lucrezia fu con Alfonso I d’Este, erede al ducato di Ferrara. Nonostante le iniziali resistenze della famiglia d’Este, preoccupata per la reputazione di Lucrezia, il matrimonio fu celebrato nel 1502. A Ferrara, Lucrezia si distinse per le sue doti politiche e culturali, guadagnandosi il rispetto della corte e della popolazione. Durante questo matrimonio, ebbe diversi figli, tra cui Ercole II d’Este, futuro duca di Ferrara. Lucrezia morì nel 1519, a 39 anni, a causa di complicazioni legate a un parto.
I matrimoni di Lucrezia Borgia riflettono le complesse dinamiche politiche del Rinascimento italiano, in cui le alleanze matrimoniali erano strumenti fondamentali per consolidare il potere e l’influenza delle famiglie nobiliari.