Con il titolo “ La sapienza viaggia in rete – a scuola di saggezza da Giosuè Ben Sira in compagnia del beato Carlo Maria Acutis”, Roberto Fedele, professore universitario e ingegnere, già autore di un saggio sul Vangelo secondo Marco, edito da Cantagalli, ci offre un’opera di straordinaria profondità spirituale e al contempo di sorprendente attualità, in vista della prossima canonizzazione di Carlo Acutis. In questo volume, edito da Frede Editore, l’autore compie un incontro fecondo tra la sapienza antica della Scrittura e la testimonianza giovane e luminosa di un ragazzo del nostro tempo.
Il cuore del libro è l’intuizione che la vita di Carlo Acutis – semplice, eppure ricca di grazia – possa diventare una chiave interpretativa moderna per rileggere gli insegnamenti del Siracide, uno dei testi sapienziali dell’Antico Testamento. Questo libro, scritto nel II secolo a.C. da Giosuè Ben Sira, è un autentico tesoro della tradizione biblica ebraica. La sua forza risiede nella capacità di unire il timore di Dio con la concretezza della vita quotidiana: l’amicizia, l’onestà, la parola, l’uso del denaro, l’educazione, il rispetto per gli anziani, la pazienza e l’umiltà.

Roberto Fedele mostra come queste stesse virtù siano state incarnate da Carlo Acutis, il giovane “influencer di Dio”, che ha saputo trasformare l’ambiente virtuale in un terreno di evangelizzazione. Non a caso, Carlo diceva: “L’eucaristia è la mia autostrada per il cielo”, e dietro il suo entusiasmo per l’informatica non c’era superficialità, ma una profonda vita interiore nutrita dai sacramenti e dalla preghiera. In questo senso, il parallelo con il Siracide non è forzato, ma nasce da una vera sintonia spirituale: entrambi insegnano che la sapienza è un dono che deve guidare le scelte concrete dell’uomo, anche nel mondo digitale.
Il libro ci ricorda, inoltre, quanto la pandemia di Covid-19 abbia fatto emergere la centralità della rete nelle nostre vite: un mondo che può diventare spazio di connessione autentica, ma anche di solitudine, dispersione e violenza verbale. È in questo contesto che l’esempio di Carlo assume un valore profetico. La sua vita è un appello a utilizzare internet con sapienza, moderazione e verità. La rete – ci suggerisce Fedele – ha bisogno di santi, di testimoni capaci di “abitare” il virtuale con lo stile del Vangelo.
“La sapienza del cuore” è quindi un libro prezioso per giovani e adulti, educatori e genitori, catechisti e animatori, ma anche per tutti coloro che si interrogano su come vivere oggi una fede concreta e incarnata. Roberto Fedele, con chiarezza e profondità, ci invita a riscoprire la forza della sapienza biblica e a lasciarci ispirare da un giovane che ha già conquistato il cuore di milioni di persone.
Fedele , nel capitolo “L’amore in mostra” ci spiega anche come, nell’agosto 2022, durante il Meeting di Rimini promosso da Comunione e Liberazione, il giovanissimo Carlo sia rimasto folgorato dall’idea di fare una mostra: proprio così, poi, è nata l’idea di fare una mostra sui miracoli eucaristici, che ha preso poi vita online sul suo sito web. La rete, ci spiega Roberto Fedele, può quindi essere un veicolo privilegiato per l’evangelizzazione.

L’esposizione dei Miracoli Eucaristici progettata dal beato Carlo -prima digitale, poi dopo la sua morte itinerante in oltre venti paesi- attraverso un percorso visivo e narrativo documenta con rigore storico e splendide immagini oltre 150 eventi soprannaturali legati all’Eucaristia. Frutto di un’attenta ricerca condotta da Carlo fin dall’adolescenza, la mostra unisce arte e fede, invitando ciascuno a riscoprire il Mistero del Pane e del Vino trasformati nel Corpo e nel Sangue di Cristo. Visitandola, si viene accolti da pannelli informativi che raccontano miracoli medievali e moderni e da postazioni multimediali che permettono di esplorare mappe geografiche, riproduzioni 3D e testimonianze di scienziati, teologi e devoti. Un’esperienza coinvolgente, pensata per far sentire ogni visitatore al centro di un dialogo intenso tra cielo e terra, fede e ricerca, memoria e presente.
La preghiera che Roberto Fedele alza al cielo è ricca di speranza: egli chiede che Carlo Acutis vegli su questa generazione digitale, affinché ogni clic sia un passo verso il bene, ogni messaggio una parola che edifica, ogni incontro virtuale una possibilità d’amore profondo e sano. E il Siracide, con le sue antiche massime, ci ricorda che “la sapienza educa i suoi figli e si prende cura di quanti la cercano” (Sir 4,11). Un libro che è, in definitiva, una chiamata alla sapienza incarnata, per il nostro tempo.