Il Capri Campus, sempre più protagonista nel panorama accademico internazionale, inaugura un nuovo e ambizioso programma di formazione dedicato all’esplorazione spaziale. Protagonista d’eccezione di questa iniziativa è il Prof. Tom Rouse, scienziato e progettista di fama mondiale, che guiderà un corso intensivo incentrato sulla costruzione e il collaudo di razzi-sonda.

Il laboratorio, vero cuore operativo di questo progetto, concentra in tre settimane il programma di un intero semestre, consentendo agli studenti del Master MBA in Innovazione, Informazione e Intelligence — indirizzo “Space Domain Awareness” — di vivere un’esperienza didattica unica, a diretto contatto con il docente e con gli esperimenti reali. E’ una scelta didattica pensata non solo per ottimizzare il percorso formativo, ma anche per consentire la partecipazione di ufficiali ucraini del DSNS, già attivamente coinvolti nei programmi di ricerca applicata promossi dal Campus.

«È il passo fondamentale per produrre razzi-sonda direttamente in Europa, e partecipare da protagonisti alle nuove sfide che il nostro tempo richiede» spiegano i responsabili del Capri Campus. «Presto disegneremo, realizzeremo e lanceremo razzi speciali qui da noi. E saranno i nostri studenti a farlo».

Il laboratorio spaziale rappresenta il coronamento di un progetto ambizioso che il Capri Campus porta avanti sotto la guida dell’ingegner Luigialberto Ciavoli Cortelli — già direttore difesa in Telespazio e past president dell’ASAS Confindustria — insieme ad Inforav e CSIT, articolazioni specialistiche di Confindustria italiana che patrocinano il master.

Il recente successo del razzo Lond Lancers, progettato e realizzato dal team del Prof. Rouse e lanciato dal deserto del Nevada sotto il marchio del Capri Campus Falcon, ha confermato le capacità operative della piattaforma formativa e industriale che sta nascendo intorno al Campus. Nonostante alcune criticità in fase di recupero, il test ha raggiunto risultati tecnici pienamente soddisfacenti, aprendo la strada a nuovi sviluppi tecnologici e a ulteriori lanci già programmati per il prossimo autunno.

Ma il progetto ha un significato che va oltre la pura sperimentazione scientifica. Il Capri Campus, infatti, si propone esplicitamente come una scuola di pace: la tecnologia spaziale diventa strumento di cooperazione internazionale, formazione scientifica avanzata e costruzione di una nuova generazione di esperti in grado di affrontare le sfide geopolitiche e ambientali del nostro tempo.

«Il Lond Lancers — ha dichiarato il Prof. Rouse — è il lanciatore del mondo libero. Vedere salire un razzo con le bandiere di USA, Italia e Ucraina, oggi significa riaffermare il valore della libertà, della scienza e della solidarietà in un momento storico cruciale».

Il progetto guarda anche oltre i confini europei: sono già in fase avanzata i piani per una base operativa in Kenya, che potrebbe consentire al Capri Campus l’accesso all’orbita equatoriale e nuove opportunità di ricerca e sviluppo nel contesto africano.

Oggi più che mai, la scuola di esplorazione spaziale del Capri Campus rappresenta un laboratorio di alta formazione che unisce scienza, tecnologia, geopolitica e diplomazia culturale. Un’esperienza educativa che, mentre prepara i tecnici di domani, lancia un messaggio di speranza per la cooperazione tra i popoli anche nello spazio.

si ringrazia Mario Scaramella per le fonti