1. L’iniziativa PS del 10% costerà 300 milioni di franchi all’anno… ma solo il primo anno. Poi
    la fattura lieviterà inesorabilmente. Ben presto si arriverà a 400 e passa milioni, in continuo
    aumento. Quindi, oltre alle stangate fiscali sulla casa e sulla sostanza invocate dagli
    iniziativisti, il ceto medio si ritroverà il moltiplicatore cantonale al 120% o più.
  2. La tesi che il 20-30% degli aventi diritto rinuncerebbe a chiedere i nuovi sussidi Ripam è
    ridicola.
  3. Gli iniziativisti confondono il reddito disponibile con il reddito imponibile, per gettare fumo
    negli occhi. Il reddito disponibile contiene una quota della sostanza. Se la sostanza viene
    pompata, ad esempio dopando le stime immobiliari, cresce anche il reddito disponibile. Il
    risultato sarà che i proprietari di una casetta diventeranno più ricchi, ma solo sulla carta.
    Altro che ricevere ulteriori sussidi di cassa malati: è più facile che perderanno quelli di cui
    magari beneficiano oggi! E il discorso vale anche per le borse di studio e per tutti gli altri
    aiuti statali assegnati in base al reddito.
  4. Gli aggravi fiscali ovviamente non entrerebbero in vigore “in automatico”. Dovranno
    affrontare l’iter parlamentare. Ed è scontato che ogni aggravio verrà referendato.
  5. Ben difficilmente si troverà una maggioranza disposta a finanziare l’iniziativa del 10% solo
    con aumenti di imposte. Ciò significa che sono da mettere in conto anche tagli draconiani
    alla spesa cantonale: nella scuola, nella sanità, nella socialità, nella kultura, nei trasporti
    pubblici…
  6. Se il Cantone dovesse trovarsi confrontato con la valanga di 300 milioni di sussidi di cassa
    malati da versare in più ogni anno – destinati poi a diventare 400 o 500 – è chiaro che
    scaricherà sui Comuni tutti gli oneri che potrà. Di conseguenza, i cittadini dovranno fare i
    conti anche con aumenti del moltiplicatore comunale.
  7. Grandi assenti dal dibattito: le associazioni economiche, quelle che dovrebbero difendere le
    tasche dei cittadini e delle imprese. Qui siamo davanti alla prospettiva di un’esplosione delle
    imposte senza precedenti. Gli iniziativisti fanno propaganda a tappeto e riempiono i
    quotidiani ed i portali online di lettere e prese di posizione. Le associazioni economiche,
    invece, sembrano sparite nel nulla.
  8. Il co-coordinatore del PS ha dichiarato apertamente che l’obiettivo sono i premi di cassa
    malati in base al reddito. Ma con i premi in base al reddito, il ceto medio non pagherebbe
    meno di adesso, bensì parecchio di più.
  9. I socialisti non hanno mai difeso il ceto medio. L’hanno sempre considerato una mucca da
    mungere. Sarà così anche questa volta. Il lupo perde il pelo ma non il vizio.
  10. Se non vogliamo farci depredare, votiamo NO all’iniziativa del 10% e SI’ a quella della
    LEGA per la deducibilità fiscale integrale dei premi di cassa malati.
    Lorenzo Quadri

    Consigliere nazionale
    Lega dei Ticinesi