Liliane Tami
In Francia è appena arrivato “Sacré-Coeur” – docu-film dei registi Steven e Sabrina Gunnell sulla devozione al Sacro Cuore della mistica francese Santa Margherita Maria Alacoque. È cinema che parla al cuore e ricorda all’Europa la sorgente da cui è nata: l’Amore di Cristo rivelato nel Sacro Cuore.
Eppure, un film così bello, appena diffuso nei cinema, è già stato censurato e ne hanno vietato la pubblicità nelle stazioni e sui mezzi pubblici.
Un viaggio dentro l’Amore che regge il mondo
Il film intreccia ricostruzioni storiche e testimonianze di giovani e adulti: dalle rivelazioni a Santa Margherita Maria Alacoque a Paray-le-Monial (XVII sec.) ai santuari contemporanei, dove il Cuore di Gesù continua a cambiare vite. Non propaganda, ma narrazione: volti, lacrime, guarigioni interiori, promesse mantenute. È la memoria di una devozione che ha plasmato l’arte, la carità sociale, le famiglie, persino la geografia delle città (basti pensare ai voti, alle basiliche, alle confraternite).
“Sacré-Coeur” mostra che il cristianesimo non è un’idea: è incontro. E che il Cuore trafitto da cui scaturiscono sangue e acqua è ancora oggi il motore della speranza.
Laicità o censura? Il caso francese
Paradossale: mentre il film raggiunge una larga distribuzione in sala, la sua campagna pubblicitaria è stata rifiutata negli spazi del trasporto pubblico (metro e stazioni) perché giudicata “confessionale” e “proselitistica”.
È scandaloso: gli stessi spazi ospitano senza remore horror con simbologie religiose distorte, campagne provocatorie e messaggi apertamente ideologici. Se la laicità diventa il pretesto per zittire il bello, il vero e l’utile, non è più neutralità: è selezione ideologica. La laicità autentica garantisce il pluralismo, non lo amputa; tutela il diritto di parola dei credenti quanto quello di chi non crede.

Scheda
Titolo: Sacré-Coeur
Regia: Steven Gunnell, Sabrina Gunnell
Genere: docu-fiction
Tema: storia e attualità della devozione al Sacro Cuore; testimonianze, pellegrinaggi, santuari
Per chi: credenti in ricerca, scettici curiosi, educatori, famiglie, scuole e comunità