di Martin N. Badrutt e Charlie Tee

Quando l’autunno avvolge Lugano con i suoi colori caldi e l’aria si fa più frizzante, la Festa d’Autunno trasforma il centro cittadino in un grande salotto all’aperto. Non è solo un evento folkloristico, ma un invito a rallentare, a ritrovarsi, a riscoprire il gusto delle cose semplici. In quei giorni, lo spirito ticinese riemerge limpido: tra i grottini, i prodotti locali, la musica dal vivo e i profumi di cucina che raccontano tradizioni di famiglia.

Il grottino: una porta verso le radici

I grottini sparsi tra le vie e le piazze non sono semplici punti di ristoro: sono piccole storie di comunità. Tavoli di legno, vino rosso nei bicchieri spaiati, polenta fumante, salumi e formaggi “come una volta”. C’è qualcosa di rassicurante nel vedere la gente sedersi insieme, parlare, ridere, riconoscersi.

Tra i più vivi di quest’anno, spiccava il Grottino al Fiasco, uno stand curato con spirito sportivo e tanto cuore. Dietro ai piatti e ai sorrisi c’è una società sportiva locale che raccoglie fondi per iniziative dedicate ai giovani atleti e anche per chi, con qualche anno in più, continua a condividere la passione del movimento e della squadra. Non c’è nulla di istituzionale o distante: è un gesto genuino, spontaneo, nato dal desiderio di tenere viva una passione comune, quella di fare sport insieme, senza troppe etichette.

Il sapore dell’accoglienza

In questo stesso grottino, sono stato servito da un grande ragazzo, Alessandro Bader, dallo spirito genuino e sportivo. Insieme alla sua famiglia, mi ha accolto con una gentilezza semplice e vera, offrendomi dei gnocchi al gorgonzola e noci che non dimenticherò facilmente: cremosi, avvolgenti, al punto giusto — una piccola opera d’arte casalinga.

Mentre li gustavo, sotto le luci dorate e tra le risate della gente, ho pensato che forse la vera ricchezza di questa festa sta proprio lì: in quei momenti sinceri, dove il cibo e la compagnia diventano una sola cosa. Dove le generazioni si incontrano, i giovani imparano dai grandi, e lo sport, come la tavola, diventa una scusa bellissima per stare insieme e dare uno o due chiacchiere in più.

🖋️ Sottotitoli e revisione a cura di QTSS