Le ultime settimane di vita di Muʿammar Gheddafi (colonnello libico e leader della Jamāhīriyya Araba Libica) furono caotiche, drammatiche e segnate dal crollo definitivo del suo regime, dopo oltre 42 anni al potere.


🇱🇾 Contesto: la guerra civile libica (2011)

Nel febbraio 2011, sull’onda delle “primavere arabe”, scoppiarono rivolte in Cirenaica (soprattutto a Bengasi), contro il regime autoritario di Gheddafi.
La repressione violenta scatenò una guerra civile. A marzo 2011, l’ONU approvò la Risoluzione 1973, che autorizzava una no-fly zone e “tutte le misure necessarie” per proteggere i civili.
Una coalizione NATO (guidata da Francia, Regno Unito e Stati Uniti) iniziò i bombardamenti contro le forze di Gheddafi.


🏜️ Agosto – Settembre 2011: la caduta del regime

  • 21-28 agosto: i ribelli conquistarono Tripoli, la capitale. Gheddafi fuggì con parte dei suoi figli e lealisti.
  • Settembre: il regime collassò quasi del tutto. L’ONU riconobbe il Consiglio Nazionale di Transizione (CNT) come governo legittimo.
  • Gheddafi si nascose nella sua città natale, Sirte, ancora fedele a lui, con uno dei figli più influenti, Mutassim, e la sua guardia personale.

⚔️ Ottobre 2011: l’assedio di Sirte

Sirte divenne l’ultimo bastione gheddafiano.
Per settimane, la città fu circondata e bombardata dalle forze del CNT e dai raid aerei NATO.
Le condizioni per i civili erano terribili: mancanza di acqua, elettricità e medicine.

Gheddafi rifiutò fino all’ultimo di arrendersi. Parlava ai suoi sostenitori tramite registrazioni audio, proclamando:

“Non lascerò la terra dei miei antenati, morirò qui da martire.”


💥 20 ottobre 2011: la morte di Gheddafi

Quel giorno, le forze del CNT lanciarono l’attacco finale su Sirte.

  • Gheddafi tentò di fuggire in un convoglio di circa 75 veicoli, ma venne colpito da un drone francese e da aerei NATO nei pressi di Wadi Abu Hadi, a ovest di Sirte.
  • Il convoglio fu distrutto; Gheddafi e pochi uomini sopravvissuti si rifugiarono in una tubazione di drenaggio (una grande conduttura di cemento).
  • I ribelli di Misurata lo scoprirono. Gheddafi fu catturato vivo ma ferito.

Video amatoriali lo mostrarono malmenato, sanguinante e spaventato, mentre implorava i suoi catturatori:

“Cosa vi ho fatto, figli miei?”

Pochi minuti dopo, fu ucciso in circostanze controverse — probabilmente giustiziato sommariamente con un colpo d’arma da fuoco.
Anche suo figlio Mutassim e il ministro della difesa Abu Bakr Yunis Jabr furono uccisi.


⚰️ Dopo la morte

  • Il corpo di Gheddafi fu esibito pubblicamente in una cella frigorifera a Misurata per alcuni giorni, visitato da migliaia di curiosi.
  • Successivamente fu sepolto in un luogo segreto nel deserto, per evitare che la tomba diventasse un punto di pellegrinaggio.

🕊️ Eredità e conseguenze

La morte di Gheddafi segnò la fine della guerra civile del 2011, ma non portò stabilità:

  • La Libia sprofondò in una lunga fase di frammentazione politica e guerre tra milizie, tuttora in corso.
  • L’assenza di un’autorità centrale ha favorito la crescita del terrorismo jihadista e il traffico di migranti nel Mediterraneo.