La testimonianza che sta commuovendo il mondo arabo

Una storia sorprendente e potentissima arriva dagli Stati Uniti: Juman al-Qawasmi, figlia di uno dei fondatori di Hamas ed ex moglie di un alto leader del movimento, ha raccontato in un’intervista a CBN News – una delle principali emittenti cristiane americane – il suo percorso segreto e drammatico verso la fede cristiana.

Crescuta in un ambiente in cui l’ideologia di Hamas era considerata la sola verità, Juman ricorda di essere stata educata fin dall’infanzia all’odio:
«I miei genitori ci insegnavano che ebrei e cristiani erano nemici da combattere. Avremmo dovuto ucciderli, perché questo è ciò che, secondo loro, dice il Corano».

Nata e cresciuta in Qatar, Juman visse poi a Gaza tra il 2002 e il 2012, proprio negli anni in cui Hamas consolidò il proprio potere con azioni violente anche contro i palestinesi stessi. «Dicevano di voler portare uguaglianza e giustizia. Nulla di ciò che promettevano si è avverato», racconta.


La crisi interiore: “Nell’Islam non era permesso fare domande”

L’esperienza diretta della violenza e della repressione cominciò a minare le sue certezze religiose e familiari.
«Non era permesso fare domande nell’Islam», afferma. E un periodo particolarmente angoscioso, tra il 2012 e il 2014, segnò la svolta.

Una notte, dopo che l’esercito israeliano aveva avvertito la popolazione di un imminente bombardamento, Juman fuggì con la famiglia. Nel caos, pregò per la prima volta un Dio che ancora non conosceva:
«Dio, se esisti, voglio conoscerti. Salvami».


La visione: “Io sono Dio, Gesù. Non avere paura”

Quella notte, Juman racconta di aver vissuto un’esperienza sconvolgente:
vide in sogno sua madre – morta anni prima – seduta su un balcone a guardare la luna.
La luna si ingrandì e dal suo bagliore apparve il volto di Gesù, che le parlò in arabo:
«Io sono Dio, Gesù. Tu sei mia figlia; non aver paura».

Al risveglio, la stanza era avvolta da una luce che irradiava pace. Uno stato interiore completamente nuovo.
«Non avevo mai sentito nominare Gesù prima di allora», confessa. «La mia comunità era musulmana al 100%. Non avevo mai conosciuto un cristiano».

Eppure, quel nome la riempì di un senso di amore mai provato:
«Per la prima volta mi sentii amata. Non mi ero mai sentita amata nemmeno dalla mia famiglia».


“Ama i tuoi nemici”: un Vangelo che cambia tutto

Spinta da quella visione, Juman cercò informazioni online e trovò un sito cristiano in arabo.
Una frase la colpì come un fulmine:
«Ama i tuoi nemici».

Era l’opposto di tutto ciò che aveva imparato: nella sua educazione, il nemico doveva essere eliminato, non amato. Quella radicale novità le fece comprendere di trovarsi davanti a un Dio completamente diverso da quello che conosceva.

Cominciò quindi a leggere la Bibbia, a dialogare con cristiani di lingua araba e, lentamente, ad avvicinarsi alla fede. Il passo finale fu la conversione.


Denuncia di Hamas: “Governano con paura e oppressione”

Oggi Juman parla apertamente anche del sistema oppressivo di Hamas:
«Hamas dice di combattere per liberare il popolo, ma governa attraverso la paura. Riempiono la testa dei bambini con l’odio. L’Islam non ti dà pace: vivi sempre sotto la minaccia di perdere il favore di Dio, di non essere mai abbastanza».

La verità, afferma, non nasce dalla violenza ma dall’amore:
«Gesù ama anche i musulmani. Vuole liberarli, come ha liberato me».


Una nuova identità: “Sono figlia del Dio vivente”

Oggi Juman non definisce più la propria identità sulla base della sua famiglia o del suo passato.
Si descrive in modo semplice, luminoso:
«Una cristiana, figlia del Dio vivente».

La sua testimonianza, diffusa negli ultimi mesi da diversi siti cristiani americani, sta facendo il giro del mondo come una storia di libertà, coraggio e rinascita spirituale.


🎥 Video dell’intervista rilasciata a CBN News:
https://youtu.be/Avl4vRkjbS8?si=xWn-1uT0VqhvnQRr