Vita e destino di George Plantagenet, fratello di re e traditore del sangue

Nacque nel 1449, figlio di Riccardo, duca di York, e di Cecilia Neville — una delle famiglie più potenti d’Inghilterra. Il suo sangue era reale, e la sua infanzia fu segnata dalla guerra: quella Guerra delle Due Rose che insanguinò il regno, oppressando il trono tra le due casate di York e Lancaster.

Quando suo fratello maggiore Edoardo conquistò la corona nel 1461, diventando Edoardo IV d’Inghilterra, George ricevette il titolo di Duca di Clarence e una posizione di grande influenza. Giovane, bello e ambizioso, sembrava destinato a condividere la gloria del fratello. Ma sotto la superficie ardeva un fuoco diverso: l’invidia e la diffidenza reciproca tra i due fratelli.

L’ambizione e l’inganno

Il Duca di Clarence non sopportava di essere “solo” il fratello del re. Era intelligente, ma incostante; fedele solo alla propria fortuna.
Quando Riccardo Neville, Conte di Warwick – detto “il Reggente dei Re” per il suo potere e la sua capacità di fare e disfare monarchi – si ribellò contro Edoardo IV, Clarence trovò in lui un alleato perfetto.
Warwick aveva due figlie: e George sposò Isabella Neville, un matrimonio che univa l’ambizione politica alla vendetta personale.

Sotto l’influenza del suocero, Clarence tradì suo fratello Edoardo IV, e nel 1469 partecipò alla ribellione che per breve tempo depose il re. Warwick cercò di restaurare sul trono il vecchio re Enrico VI, della casa Lancaster. Ma l’esperimento fallì: il potere tornò presto agli York, e Clarence, dopo un periodo di esilio e di esitazione, chiese perdono al fratello.

Edoardo IV, uomo di temperamento ma incline al perdono familiare, lo riaccolse a corte. Sembrava che la pace fosse tornata.

Il sospetto e la rovina

Ma George non trovò mai la serenità. Dopo la morte della moglie Isabella (1476), il suo equilibrio mentale si incrinò.
Cominciò a sospettare di complotti, a invocare la stregoneria come causa della morte della moglie, e a far processare persone innocenti per magia nera.
Nel frattempo, tramava di nuovo. Ci sono indizi che stesse preparando nuove alleanze per reclamare il trono per sé o per suo figlio. Diffondeva dicerie contro il re, si immischiava nei processi politici, e metteva in discussione l’autorità stessa della Corona.

Edoardo IV, stanco e amareggiato, decise infine di colpire. Nel 1478, fece arrestare Clarence con l’accusa di alto tradimento. Il Parlamento approvò la condanna a morte — una decisione dolorosa, ma inevitabile.

La morte nel vino

La leggenda vuole che Edoardo, per risparmiare al fratello la pubblica umiliazione del patibolo, gli concesse di scegliere il modo di morire.
Clarence avrebbe scelto di essere annegato in un tino di vino di Malvasia — un vino dolce e pregiato, simbolo di lusso e decadenza.
Forse fu una burla macabra, forse una verità mascherata dal mito. Ma la storia restò, immortale.

Fu sepolto nella Cattedrale di Tewkesbury, accanto alla moglie