Milano ospita un appuntamento dedicato alla crisi profonda della civiltà occidentale: sabato 6 dicembre 2025, dalle 15.00 alle 18.00, presso la Sala Parrocchiale di Santa Maria alla Fontana (ingresso laterale, via Boltraffio 21), il saggista e intellettuale Martino Mora presenterà il suo libro Dissoluzione – Perché la nostra civiltà sta morendo.
L’evento, organizzato da IGNIS – Fuoco Italico e da IGNIS TV, si propone come un momento di confronto serrato sui temi più urgenti della contemporaneità: il declino culturale dell’Occidente, la frammentazione sociale, la perdita dei riferimenti spirituali, il disorientamento delle nuove generazioni e la fragilità delle identità collettive. Elementi che, secondo Mora, contribuiscono a un processo di vera e propria dissoluzione della civiltà europea.

A moderare l’incontro sarà il Dr. Luciano Tovaglieri, Segretario Nazionale di IGNIS – Fuoco Italico, realtà associativa che negli ultimi anni si sta distinguendo per l’impegno culturale e metapolitico volto a riaccendere un dibattito alto sul destino dell’Europa.
Il libro di Mora, già discusso in vari ambienti culturali italiani, affronta con lucida durezza i punti critici del nostro tempo: l’atomizzazione dell’individuo, la trasformazione delle città in non-luoghi, la decadenza educativa, il relativismo etico e l’indebolimento delle radici cristiane e umanistiche che per secoli hanno tenuto insieme le società europee. La presentazione milanese vuole essere dunque non soltanto un momento letterario, ma un vero invito alla riflessione e alla presa di coscienza.
L’ingresso è a offerta libera, con posti limitati e prenotazione obbligatoria al numero +39 333 8642897 indicato sul volantino — un dettaglio che conferma l’interesse crescente verso questo tipo di incontri. Il pubblico potrà intervenire, porre domande e dialogare con l’autore in un clima di approfondimento e partecipazione.
In un’epoca segnata da incertezze e trasformazioni rapidissime, l’evento offre l’occasione di fermarsi e interrogarsi su ciò che siamo diventati e su ciò che potremmo ancora essere. Un pomeriggio di pensiero critico, passione civile e confronto schietto: elementi sempre più rari nel dibattito pubblico contemporaneo.
L.T.