Il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, è in Svizzera.

Arrivato nella giornata di martedì 29 novembre, accompagnato dalla figlia Laura, dopo aver visitato in forma privata il museo di Paul Klee e la cattedrale di Berna, è iniziata  per il presidente della Repubblica Italiana la visita di Stato in Svizzera. Ricevuto al palazzo federale dal presidente della Confederazione svizzera Ignazio Cassis, Mattarella avrà in questi giorni un colloquio su temi quali il processo di avvicinamento della Svizzera alle istituzioni europee, il tema dei transfrontalieri e il permanere della Svizzera nella black list delle persone fisiche. Si parlerà anche dei rapporti economici bilaterali e della crisi Ucraina.

Come riporta un comunicato ufficiale, con la visita di Stato del presidente italiano in Svizzera i due Paesi danno risalto alle loro strette relazioni. Martedì il presidente italiano è stato ricevuto dal Consiglio federale in corpore. Nel discorso di benvenuto il presidente della Confederazione Ignazio Cassis ha sottolineato gli stretti legami che intercorrono tra Italia e Svizzera, rimarcando come gli intensi scambi tra i due Paesi rafforzino l’italianità insita nel DNA elvetico.


Nei colloqui sulle relazioni bilaterali è stato apprezzato lo sviluppo positivo che queste hanno avuto negli ultimi anni ed è stata espressa soddisfazione per la conclusione di nuovi accordi in diversi settori, in particolare in materia di trasporti.

Oltre alle relazioni bilaterali, tuttavia, i colloqui ufficiali si sono incentrati sulla politica europea, sulla situazione della sicurezza in Europa e su temi multilaterali.

Italia e Svizzera hanno così avuto uno scambio di idee riguardo ai settori in cui tale collaborazione potrebbe essere ulteriormente approfondita, tra cui l’approfondimento delle relazioni economiche, la collaborazione in materia di energia, innovazione e ricerca.

In materia di politica europea, la delegazione svizzera ha rilevato come dal punto di vista del Consiglio federale il partenariato tra la Svizzera e l’Unione europea (UE), rivelatosi fruttuoso per entrambe, possa essere ulteriormente sviluppato. Si è discusso anche degli attuali colloqui esplorativi con l’UE. Si è poi parlato di cooperazione in Europa e tra i due Paesi in materia di migrazione, delle attuali minacce alla sicurezza e della guerra in Ucraina. Le due delegazioni hanno quindi avuto uno scambio di opinioni sulle conseguenze dell’attacco russo sul piano della politica in materia di sicurezza dell’intero continente.

Dopo il primo giorno di visita, si è tenuta una cena di gala a Berna, alla quale hanno partecipato anche illustri personalità del mondo della scienza, dello sport e della cultura, a testimonianza della ricchezza delle relazioni tra Svizzera e Italia.

Ieri,  il presidente Mattarella e il presidente della Confederazione hanno invece visitato il Politecnico federale di Zurigo.

Per quanto riguarda la questione ucraina, sin dall’inizio del conflitto, Svizzera e Italia hanno assicurato massima solidarietà nei confronti del popolo ucraino, con un impegno che ha trovato momenti significativi nella Conferenza di Lugano per la ricostruzione dell’Ucraina dello scorso maggio e nella decisione di aderire alle misure sanzionatorie definite a livello internazionale. Un approccio che il governo italiano giudica positivo perché rappresenta una riflessione e un confronto sui confini della politica di neutralità.