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Gli elettori dovrebbero sapere chi finanza la campagna elettorale che precede un voto federale. Con 22 voci contro 18 il Consiglio degli Stati ha accettato oggi una mozione della Commissione delle istituzioni politiche, la quale esige che il Consiglio federale faccia trasparenza.
Il Consiglio Nazionale deve ancora esprimersi.

Il testo chiede una base legale che renda obbligatoria la pubblicazione delle fonti di finanziamento delle campagne elettorali e la consegna alla Cancelleria federale di una lista indicante la provenienza dei mezzi finanziari. In seguito la Cancelleria pubblicherebbe le informazioni ricevute.
La mozione evoca unicamente le campagne elettorali, senza considerare il finanziamento dei partiti.
Maximilian Reimann (UDC/AG) si è espresso contro la mozione sostenendo che si deve interrompere la tendenza a voler mettere regole ovunque. Lo Stato deve cessare di mettere i cittadini sotto tutela.
Nessuno spenderebbe soldi in costose campagne pubblicitarie se queste non avessero effetto sugli elettori, ha replicato Urs Schwaller (PDC/FR).
Secondo il Consigliere agli Stati ticinese Dick Marty, non esiste democrazia dove manca la trasparenza. A suo dire non vi è motivo alcuno di nascondere l’origine dei fondi di una campagna.

(Fonte: Le Matin.ch)