Lunedì sera chi si aspettava la baraonda nella sala del Consiglio Comunale sarà rimasto deluso.

Non siamo un comune d’incivili. Lo scopo di tutto il nostro lavoro abbinato a quello di coloro che si battono per la legalità è e rimane semplicemente quello di dimostrare la gestione ortodossa delle finanze del comune che alla luce dei fatti esposti in modo limpido e cristallino da più Consiglieri Comunali, di differenti estrazioni politiche, sembra sconfinare largamente in reati di natura penale.

Durante il Consiglio Comunale, per chi magari aveva ancora dei dubbi, si è potuto capire che i due municipali di maggioranza rimasti non potevano non essere a conoscenza di quanto succedeva o, in caso contrario, non hanno adempiuto al loro mandato in fatto di controllo della gestione delle risorse del comune come promesso davanti al giudice di pace al momento della loro nomina. Col loro voto, la loro firma e o con la loro incompetenza si sono resi, a mio modo di vedere, corresponsabili dei presunti reati ascritti al sindaco riguardanti la gestione della cosa pubblica.

Devo dire che l’assenza alla seduta della signora Marazzi non mi ha stupito più di quel tanto, probabilmente temeva domande scomode. Sia chiaro la legge non la obbligava a presenziare ma moralmente doveva esserci. D’altronde la paura fa 90. Mi ha lasciato un po’ perplesso l’assenza del municipale Taminelli in quanto si votavano i consuntivi dell’Azienda Municipale Acqua di cui lui è capo dicastero. A mio avviso ha perso un’occasione per “distanziarsi” ulteriormente dai suoi ex colleghi di movimento come fatto a suo tempo quando, malgrado gli ordini di scuderia, anche lui non votò i consuntivi 2010 e dimissionò dalla MNB.

Se poi sento la signora Marazzi parlare alla radio di denunce nei nostri confronti rispondo semplicemente “Nessun problema, basta che la fate coi vostri soldi e non con quelli dei contribuenti, non abbiamo nulla da nascondere”. Credo che il desiderio di tutti sia tornare a fare politica con una certa serenità e di poter vivere a Bissone con altrettanta serenità in quanto forse non tutti i cittadini sanno che su certi aspetti il Blick di sabato, che ci piaccia o no, non aveva tutti i torti perché ad una nostra concittadina, durante il periodo in cui si doveva appaltare il lido, hanno minacciato i figli se non rinunciava al concorso e che altri, da quando abbiamo iniziato a denunciare il malcostume, si sono trovati le macchine rigate o topi morti in bucalettere. Purtroppo anche questa è Bissone.

Da ultimo mi prendo la briga di rispondere a quel giornaletto che porta il nome del “Mattino della Domenica”. Mi soffermo sull’articolo in difesa dell’ormai ex sindaco di domenica scorsa, in perfetto stile leghista, firmato Giuliano Bigna$ca al quale rispondo semplicemente che in un paese con 540 iscritti in catalogo non sono i partiti a gestire la cosa pubblica ma persone che si mettono a disposizione e che investono ore ed ore del loro tempo libero senza guadagnarci un solo franco.

Anche se ogni tanto fra loro troviamo delle mele marce. Il giustizialismo sommario ed il moralismo a senso unico lo applica lui sul suo giornale e personalmente non mi lascio insultare dicendo che sono al soldo di qualcuno. Nel caso specifico, sempre tenendo conto della presunzione d’innocenza, sembra che i soldi li abbia presi qualcun altro quindi… lasciamo lavorare la magistratura in quanto probabilmente non era il solo.

Ugo Ballinari, consigliere comunale di Bissone