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Il 25.9% dei palestinesi è favorevole a uno Stato binazionale, stando a un’inchiesta recente condotta dal Jerusalem Media and Communications centre. Uno Stato binazionale consisterebbe nella creazione di uno Stato unico comprendente due nazionalità ben distinte costituzionalmente, dove sia israeliani che palestinesi sarebbero cittadini a parte intera.

Da portale d’informazione Slate.fr, parte di un’analisi di Kristell Bernaud, giornalista indipendente.

“Si tratta di una proposta che sorge ogni volta che il processo di pace si trova in difficoltà. Il binazionalismo è sostenuto soprattutto da parte palestinese. Ahmed Qorei, ex primo ministro palestinese, ritiene che i suoi connazionali dovrebbero abbandonare l’idea di una soluzione a due Stati, rinunciare al sogno di uno Stato nazione e concentrarsi sulla strategia di uno Stato unico, comprendente Israele, la Cisgiordania e Gaza, dove ogni cittadino avrebbe gli stessi diritti.

Alcuni osservatori stranieri sostengono il binazionalismo con diversi argomenti : l’esigua estensione della terra contesa dal fiume Giordano sino al Mediterraneo, il groviglio spaziale delle due società israeliana e palestinese, l’importante numero delle colonie israeliane, la voglia di vivere insieme invece del desiderio di separazione, la fine del blocco diplomatico e la situazione della sicurezza in Cisgiordania, difficilmente gestibile dai palestinesi.
La deputata della destra, Tzipi Hotovely, difende l’idea dello Stato binazionale proponendo di integrare i palestinesi della Cisgiordania in uno Stato unico, all’interno del quale israeliani e palestinesi avrebbero gli stessi diritti e gli stessi doveri. Però gli ebrei resterebbero maggioritari in seno alla società. Si tratterebbe dunque di uno Stato unico ebreo con una larga minoranza araba.

In realtà la maggior parte degli israeliani è spaventata dall’idea di uno Stato binazionale. I detrattori di questo concetto vedono la minaccia demografica.
Secono le proiezioni demografiche, la popolazione araba (palestinesi e arabi israeliani) e dei Territori palestinesi dovrebbe superare la popolazione ebraica nel 2014-2015. In caso di Stato binazionale gli ebrei sarebbero dunque in minoranza.
Un unico Stato significherebbe dunque la fine di Israele come Stato ebraico, la fine del processo sionista dell’insediamento di uno Stato ebreo sulla Palestina, garante della sopravvivenza di questo popolo.
Il premier Benyamin Netanyahou ha messo in guardia contro questa minaccia, argomentando la necessità del rilancio del processo di pace. La pace con i palestinesi, sostiene, è l’unico modo per evitare un pericoloso Stato binazionale e salvare l’identità ebraica.”