Si faccia vera “pulizia”!

Donatello Poggi è un collaboratore ospite affezionato e, siccome è un pezzo di pane, accetta anche che io gli muova qualche critica.

Certe cose in questo articolo sono scontate. Quando dice: “Beltraminelli ha firmato per i primi 5 mesi ma poi chi ha firmato? ” pone una domanda che ha una risposta banale. Se non ha firmato il Beltra, per forza avrà firmato un funzionario. E allora: “Fuori il nome!” Okay, fuori il nome.

“Viviamo oggi in un Cantone dove la sfiducia e il discredito pubblico hanno raggiunto limiti inimmaginabili…” Ben possibile, e Poggi fieramente se ne indigna. Ma con l’indignazione (da sola) in politica non si va lontano, e Donatello ha dovuto accorgersene, sulla sua stessa pelle…

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La battuta potrebbe sembrare facile e “scontata” ma, visto che il cittadino comune è tenuto a rispettare regole e Leggi (la Legge non ammette ignoranza!) ci si aspettava che dopo tanti bla bla, commissioni e sottocommissioni “rallentanti” il tutto, la patata bollente (forse troppo …) “Argo1” portasse qualche nome e cognome in più (la privacy gli fa comodo solo quando vogliono e con chi vogliono?), responsabilità e conseguenze logiche. Invece no.

Si discute, si ridiscute e si perde tempo nella speranza che … Non è assolutamente mia intenzione sparare a zero sul consigliere di Stato Beltraminelli – non conosco a fondo tutta la storia per cui mi astengo da severi giudizi – ma, come dallo stesso affermato davanti al Parlamento, lui ha firmato questo benedetto/maledetto mandato per i primi cinque mesi (urgenza), ma dopo cosa è successo? Chi ha firmato? E non dovrebbe essere poi così difficile risalire al tutto, anche per il Consiglio di Stato che dovrebbe fare chiarezza al più presto. Sinceramente mi garberebbe passasse il messaggio che il cittadino non è per inerzia disposto a tutto, specie coloro che le imposte le pagano, non con moltissimo entusiasmo visti i fatti recenti.

Spiace dirlo, non poi tanto, ma sembrerebbe che tutti i partiti di Governo, e rimarco tutti, abbiano qualche scheletro nell’armadio di troppo per cui meglio non affondare troppo i colpi poiché magari … Qualche sera fa, discutendo con amici della questione, a un certo punto uno dei presenti ha esclamato piuttosto sull’incazzato: “Ma il mandato l’hanno mangiato?” Non commento.

Nel frattempo si organizzano conferenze stampe come diversivi e si fa finta di ridere, probabilmente per non piangere.
Mi fermo qui per ora ma, visto che io sono stato “pubblicizzato” per molto, molto meno (e non c’entrano i soldi pubblici!) mi sento in diritto e dovere di scrivere ciò che sento come cittadino comune su questa e altre storiacce, vedi “permessi in vendita” ma non solo.

Viviamo oggi in un Cantone dove la sfiducia e il discredito pubblico hanno raggiunto limiti inimmaginabili, ragione per cui si faccia vera “pulizia” alla svelta e chi ha sbagliato paghi il dovuto. La Legge non ammette ignoranza? Ne prendo atto, ma allora deve valere per tutti, perché se s’insinua il tarlo … La partitica si faccia finalmente da parte o quel poco di credibilità che resta se ne andrà in fumo, non quello light.

Donatello Poggi, Giornico
già deputato in Gran Consiglio