I versi liberi di Lorella Giacomini colpiscono l’animo del lettore, come dardi gentili ma acuminati, che avvolgono la mente, conducendola, fluttuante, tanto in antri comuni, quanto in essenza recondite del pensiero.

È il caso di Silenzio poesia che apre la Raccolta, nella Sezione “Le poesie Innate” che ci trasporta nell’intimità del raccoglimento, dalla quale deriva la libertà di “riaprire il proprio cuore / da ogni afflizione e tristezza / esprimendo una preghiera con devozione”. Una libertà, nella frenesia dei tempi in cui viviamo, troppe volte usurpata dagli effimeri obblighi mondani, una libertà che ritroviamo sofferenti e gaudenti e, come Lorella conclude la lirica, “proseguiamo quindi gli impegni / con maggiore tranquillità / e pace reciproca.”

La poetessa Lorella Giacomini

“Poesie” di Lorella Giacomini è una raccolta polisemica e diamantina, talvolta dolce, spesso immediata, altre volte struggente, mai, tuttavia, melanconica, ma sempre diretta, nella sua lirica e colta semplicità, nel rendere poesia, per l’appunto, i sentimenti che quotidianamente affollano (e affliggono) quella parte troppo spesso recondita del nostro essere.

Alla sezione “Le poesie Innate” segue “esempi di Pensieri”, che paiono raccogliere l’essenza delle meditazioni laiche ungarettiane, così come quelle accese d’una religiosità riformista e naturalista dei Fioretti di San Francesco. Lorella Giacomini si dimostra straordinariamente capace nel raccoglier, con finezza e abilità, e moderatamente ascosa ma ben sublimata cultura, plurime reminiscenze bibliche e pagane, dal provvidenzialismo finalistico del Pensiero che recita: “Il Creatore ha creato / il Creato e le Creature / che vi abitano / e non sono state per caso nate” in cui l’apparente inversione verbale vale a significare la dimostranza del valore della Nascita, della Vita e dell’Essenza del vivere; al consequenzialmente biblico “Dio è presente / e onnipotente / ma è l’unico / vero e autentico / Re dei Re”, ad, infine, il sapiente interseco di rime che, in nome di una pietas quasi virgiliana, recita. “Con calma e armonia / procedo per la via / con gesti di bontà / faccio qualche opera di carità”.

La raccolta di Poesie splende per la polifonia di registri, dalla colta semplicità all’alto e soave richiamo ai Classici, le cui sfaccettature rilucono, straordinariamente sfavillanti ma al contempo incastonati tanto da non emergere presuntuosamente, bensì con sapiente grazia e sofisticata.

Segue la sezione “pensieri vari ma proficui” in cui, quasi come una rara raccolta medioevale emergono le virtù cardinali in una rilettura moderna e ben contestualizzata, quale la fierezza, merito “lucente e valida e giusta / perfino retta e bella anche / maniera di comportare” o la gentilezza che andrebbe, ammonisce l’autrice, esercitata “per amore di Gesù” poiché “il gesto “compiuto “rimarrà per sempre”.

La copertina della Raccolta “Poesie” di Lorella Giacomini

A riprova della rara raffinatezza, pregiato miraggio in un tempo in cui i ricordi della quiete e della serenità sono per molti una reminiscenza lontana, nei giorni in cui ci troviamo a vivere reclusi e privi di contatti sociali e la vita scorre spesso tra quattro mura, la raccolta si chiude con un sapiente richiamo alla bellezza degli spazi aperti, ma, anche e soprattutto, alla contemplazione degli stessi. I miraggi ultima sezione della raccolta, è dedicata ad albe, tramonti e panorami, da rimirare non con l’avidità fotografica di cogliere l’istante, strappandolo alla postata contemplazione, bensì con il medesimo raccoglimento con cui la raccolta principia, in silenzio, poiché in giorni in cui tutto, pur senza guerre, pur senza battaglie né vinte né perse, ma semplicemente con l’oppressione della diligenza cui seguitare per uscire dalla situazione che ci troviamo a vivere, in tali giorni, dunque, soltanto la contemplazione, la purezza, il senso, appunto, ultima poesia che chiude la sezione e la raccolta stessa, possono salvarci: il senso dell’esistenza, di incantevoli paraggi, del magico creato, il senso del valore, del dono, del significato stesso (tutti miraggi leggiadramente indagati dalla poetessa), il senso dell’essenza della bellezza. E finché ci sarà poesia, ci sarà bellezza.

Emblema di una sapiente cultura che ben intreccia passato e presente, cultura classica e moderna, la raccolta di poesie in versi liberi, che intersecano ottonari ad endecasillabi, sino a raggiungere il fascino quasi prosaico dell’ipermetro, la raccolta della poetessa Lorella Giacomini si chiude con due poesie in due lingue straniere (ulteriore sapiente ponte tra tradizione e cosmopolitismo, tra Antico e Nuovo mondo), del maestro Alejandro Nunez Allauca.

Una raccolta che si può leggere in viaggio o in meditazione, coronata anche dal dvd che raccoglie la recita di poesie scelte, così da poter unire, alla lettura, anche l’altra grande qualità da recuperare, per ritornare in contatto con la natura (e natura vuol dir bellezza): l’ascolto.

Chantal Fantuzzi