I server che ospitano le pagine di Wikileaks, il celebre sito creato da Julian Assange, sono collocati in Svezia, all’interno di un ex bunker atomico costruito durante la Guerra fredda, secondo quando ha fatto sapere lo staff di Wikileaks tramite Twitter.

I server sono all’interno del centro dati della Banhof, uno dei maggiori provider svedesi, a 30 metri di profondità a Stoccolma, separati dall’esterno con porte da 40 cm di spessore. Il nome in codice della struttura, originariamente gestita dai militari e predisposta per resistere all’esplosione di una bomba all’idrogeno, è “Pionen White Mountains”. Il sito di Assange dispone di due server – che appaiono come due piccole scatole – fanno parte degli 8.000 che la Banhof ha all’interno della colossale struttura informatica.

Il bunker fu costruito nel quartiere di Sodermain a Stoccolma metà degli anni ’40. Dopo la fine del suo utilizzo come rifugio d’emerganza in caso di guerra atomica, divenne sala per ospitare le mostre fino a quando non è stato rilevato dalla Banhof. Secondo i responsabili, pur essendo impenetrabile agli attacchi fisici, è sempre a rischio “per quelli giuridici o quelli informatici”, dicono i responsabili dell’azienda informatica, precisando però che “fino ad oggi” non ce ne sono stati.