Il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna ha squalificato per due anni Franco Pellizotti. L’italiano era stato fermato a maggio 2010 a causa di valori anomali nel passaporto biologico, ma in Italia il Tribunale Nazionale Antidoping lo aveva assolto. Lo stesso TAS ha inoltre confermato la sentenza del TNA relativa a Pietro Caucchioli, al quale è stata comminata la stessa pena del connazionale.
Secondo il giudizio delle competenti autorità italiane – scrive oggi Sportitalia.it – lo strumento del passaporto biologico, almeno per come è stato utilizzato nel caso Pellizotti, non è attendibile al 100%. Secondo il TAS invece sì, anche nel caso Pellizotti. Una sentenza, quella del TAS, che per Sportitalia.it fa scalpore. Il 24 marzo – scrivono ancora – sapremo dunque se la UCI farà invece ricorso contro l’assoluzione decisa in Spagna per Alberto Contador. C’è di mezzo una positività questa conclamata, ma da Contador giustificata come conseguenza di una contaminazione alimentare, con le autorità spagnole che gli hanno creduto. Ma lì non c’era di mezzo il passaporto biologico, strumento di lotta al doping che è tutto di fabbricazione UCI. A pensar male – conclude il portale – che non è detto sia sempre sbagliato, si può rilevare che uno si chiama Franco Pellizotti, un bel corridore, mentre l’altro è Alberto Contador, il numero 1 del ciclismo mondiale. Quello che più di ogni altro tira avanti il carrozzone.