La decisione di portare al livello massimo della scala Ines la gravità dell’incidente presso la centrale di Fukushima Dai-Ichi è stata presa dall’Agenzia giapponese della sicurezza nucleare, sulla base delle quantità di iodio e di cesio rilevate nell’ambiente. Il grado di gravità diventa così uguale a quello del disastro nucleare di Chernobyl, nel 1986.
L’Agenzia giapponese della sicurezza nucleare ha precisato che la decisione dovrà essere convalidata, o annullata, dall’Agenzia internazionale dell’energia atomica.
Un rappresentante della Tepco, la società responsabile della rete di energia elettrica presso la centrale ha dichiarato che la fuga delle particelle radioattive è lungi dall’essere fermata. La preoccupazione è che la quantità delle sostanze radioattive emesse dai reattori danneggiati dallo tsunami dell’11 marzo possano raggiungere – e oltrepassare – la quantità emessa dalla centrale di Chernobyl.
La scala INES, la scala internazionale degli eventi nucleari e radiologici, è stata adottata a partire dal 1989 dall’agenzia internazionale per l’energia atomica. Il suo scopo è quello di classificare incidenti nucleari e radiologici rendendone immediatamente percepibile la gravità.
La scala comprende 7 livelli e il passaggio da un livello all’altro significa che la gravità viene moltiplicata 10 volte. Il livello 7 equivale a “incidente catastrofico”.