Decreto transitorio per l’esercizio della pesca al lago Tremorgio dal 1° luglio alla fine di settembre

Lo scorso 31 maggio, ha emanato un Decreto transitorio per permettere la pesca con due canne (di cui almeno una innescata con pesce morto a fondo) ai detentori di patenti annuali (D1) nel lago Tremorgio, dal 1° luglio fino alla fine di settembre.
L’esca dovrà essere di almeno 15 cm. Quale innesco potranno essere utilizzati solo pesci non protetti. Le catture realizzate con questo sistema dovranno essere regolarmente iscritte nella statistica di pesca e annunciate telefonicamente entro 48 ore all’Ufficio della caccia e della pesca (091/814.35.38-08).
Questa iniziativa transitoria, adottata su richiesta della Federazione ticinese per l’acquicoltura e la pesca (FTAP), intende offrire la possibilità ai pescatori di catturare i pesci predatori presenti nel lago Tremorgio prima della misura di sfoltimento prevista nel mese di ottobre. Infatti, la Commissione laghetti alpini della FTAP da diversi anni denuncia catture insoddisfacenti in questo lago, ipotizzando che possano essere causate anche dalla presenza eccessiva di grossi pesci predatori.
Pertanto l’Ufficio della caccia e della pesca ha programmato un loro sfoltimento tramite la posa di reti a grossa maglia il prossimo ottobre.
Il presente Decreto ha validità solo nel lago Tremorgio, durante i mesi di luglio, agosto e settembre 2011. E’ vietato usare quale esca pesci protetti (es. trote sottomisura).

Ripari fonici sulla A2 in territorio di S. Antonino e Camorino lettera all’Ufficio federale delle strade
Ha inviato una lettera all’Ufficio federale delle strade (USTRA) sostenendo la richiesta dei Comuni di Camorino e S. Antonino volta ad anticipare l’esecuzione del progetto di risanamento fonico lungo la rampa del Monte Ceneri dell’autostrada A2.
Il Governo ricorda all’USTRA che i risultati dello specifico studio fonico volto a verificare il rumore causato dal traffico autostradale lungo il tratto Gorduno-Rivera (Ceneri), commissionato dal Cantone nel 2007-2008, ha mostrato che l’autostrada provoca presso i nuclei residenziali più a ridosso della A2 (Camorino e S. Antonino) delle immissioni foniche superiori ai valori limite fissati dall’Ordinanza federale contro l’inquinamento fonico (OIF).
Segnala inoltre che negli ultimi anni, lungo il tratto autostradale citato, il traffico è aumentato e che la forte pendenza della rampa, in particolare con il transito di automezzi pesanti, amplifica l’inquinamento fonico.
In conclusione e a riprova dell’urgenza del risanamento fonico per garantire una qualità di vita sopportabile alla popolazione, il Consiglio di Stato ricorda che queste aree, oltre a essere esposte al rumore stradale e ferroviario, sono toccate anche dalle emissioni provenienti dal cantiere del progetto AlpTransit, la cui fase di costruzione dovrebbe continuare almeno fino al 2017.

Lettera al Municipio del Comune di Sementina concernente gli interventi di moderazione su Via Locarno
In risposta allo scritto del 4 maggio scorso del Municipio di Sementina e alla richiesta di introdurre nuove misure per migliorare la sicurezza su Via Locarno il Consiglio di Stato è “disponibile a riesaminare le attuali condizioni di utilizzo della Via Locarno e verificare se e in quale modo si possono apportare dei miglioramenti. Ciò dovrà essere fatto sulla base di dati oggettivi, in particolare dei rilievi statistici delle velocità in diversi punti, allo scopo di appurare parametri quali la V85 (velocità rispettata dall’85% dei veicoli in transito).
La campagna di rilievo è già stata decisa e sarà effettuata nell’immediato”.
Il Governo rileva che “le moderazioni del traffico in Via Locarno erano state a suo tempo eseguite con una geometria delle rampe più incisiva, cosa che dovette essere successivamente corretta, poiché fonte di disturbo per la popolazione”.
In merito alla richiesta del Municipio di introdurre nuovi radar, si ribadisce che “la collocazione dei radar fissi avviene sulla base di puntuali criteri da noi esplicitamente indicati nel messaggio n. 5530 del 26 maggio 2004 concernente la richiesta di un credito di fr. 630’000.– per l’acquisto e la posa di 10 postazioni di radar fissi, di cui due complete di apparecchiatura, che qui di seguito riportiamo: posa della postazione in corrispondenza di un punto pericoloso; impossibilità di ridurre il grado di pericolosità con altri interventi (segnaletica, modifiche costruttive, interventi di moderazione del traffico); esistenza di condizioni particolari (scuole, case di riposo, visibilità ridotta). Conseguentemente, la vostra richiesta in merito all’ottenimento di un radar fisso verrà approfondita dal Gruppo di lavoro “radar fissi” non appena saranno a disposizione i risultati dei rilievi citati, oggetto pure di un vostro preliminare esame”.