“Per noi che non siamo asceti l’indifferenza è l’inerzia del cuore”
Aldo Grasso, giornalista

L’indifferenza riduce a nulla l’altro, non lo vedi neppure, non esiste più. E nessuno ha il diritto di ridurre a nulla un uomo. L’indifferenza avvelena la terra, ruba vita agli altri, uccide e lascia morire. E’ la linfa segreta del male.
Ermes Maria Ronchi, teologo


Indifferenza è quello stato d’animo che sorge per l’assuefazione a determinate situazioni, è il comportamento di chi non mostra né interessamento né partecipazione.
La sua costante è il sopraggiungere sempre in un secondo tempo, dopo qualcosa. Dopo l’amore, dopo la rabbia, dopo la delusione, dopo il giudizio.

La figura tipica dell’indifferenza è il Don Giovanni, saggio scritto dal filosofo danese Søren Kierkegaard (1813-1855). Un personaggio che non si lega sentimentalmente perché vuole avere il diritto di non scegliere, un seduttore senza legami che vive in una ”indifferenza estetica” che a lungo andare sfocia nella noia, nell’indifferenza nei confronti di tutto.