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Senza doping il Tour de France 2011 è sbiadito e noioso. E’ questa l’opinione dello scrittore Daniël Samkalden espressa dalle pagine del quotidiano olandese De Volkskrant.
“Quello che la campagna contro il doping ha portato come risultato, è stato rendere questo Tour de France la competizione ciclistica più piatta e noiosa da molti anni a questa parte – scrive Samkalden – Le liste dei luoghi frequentati dai corridori, controlli anti-doping permanenti, direttive della squadra, codice morale della Federazione, contratti di adesione con gli sponsor, tutto questo ha trasformato i ciclisti in funzionari ed ha appiattito un evento sportivo di rilievo, privandolo di atleti capaci di volate strabilianti.

Era molto meglio quando correva Lance Armstrong, che umiliava la concorrenza e giustificava le sue analisi del sangue assolutamente fuori da ogni parametro sventolando ricette mediche che gli prescrivevano creme per attutire i dolori provocati dalla sella della bicicletta.
Erano meglio i tempi in cui correva Bjarne Riis, che ogni notte si alzava almeno sei volte per camminare nel corridoio affinchè il suo sangue saturo di EPO non finisse coagulato.”