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Lunedì sera a Varese si riuniscono i rappresentanti dell’Associazione italiana dei Comuni di frontiera per discutere delle conseguenze e delle misure da intraprendere nell’ambito del blocco parziale dei ristorni dell’imposta alla fonte dei frontalieri, deciso dal Consiglio di Stato ticinese lo scorso 30 giugno.
I comuni nella fascia di 20 chilometri dal confine con il Ticino sono 350 e comprendono centri come Como, Varese, Gallarate e Verbania.

Pietro Roncoroni, sindaco di Lavena Ponte Tresa e presidente di questa Associazione, si è detto molto preoccupato dal blocco dei ristorni, quantificato in circa 26 milioni di franchi: “La decisione ticinese rischia di mettere in seria difficoltà i piccoli comuni per erogare servizi primari – ha dichiarato.
I comuni di frontiera intendono mandare un messaggio al governo italiano affinché intervenga per sbloccare la situazione.

(Fonte: Infoinsubria.com)