L’intero archivio di cablogrammi riservati della diplomazia Usa è stato messo online da WikiLeaks. Il sito di Julian Assange ha pubblicato su Twitter il link dal quale è possibile scaricare oltre 250mila documenti diplomatici, senza alcuna password di protezione.

Resta ancora da capire se questi nuovi documenti confidenziali siano stata pubblicati integralmente: nei giorni scorsi infatti, il sito aveva cominciato a diffondere 134mila cablogrammi senza omettere dati sensibili che potevano mettere in pericolo vite umane, riconducendo alle fonti delle informazioni. Questa scelta aveva fatto infuriare l’Australia, protagonista di parte dei documenti riservati finiti online, che aveva accusato Assange di danneggiare la sicurezza nazionale e gli agenti coinvolti nella lotta al terrorismo con rivelazioni inopportune e pericolose.

WikiLeaks ha rivolto un appello agli utenti del web per segnalare su Twitter le scoperte importanti che troveranno nelle migliaia di cablogrammi online.
“La stampa mondiale non ha abbastanza risorse e ci sono sostanziali atteggiamenti di parzialità – scrive Assange.

I giornali ex partner di WikiLeaks nella prima pubblicazione dei cablogrammi hanno criticato la decisione di mettere online il resto dei documenti senza preventive censure.
“Deploriamo la decisione di pubblicare i cablo non editati che può mettere a rischio la vita delle fonti – hanno indicato The Guardian, New York Times, El Pais e Der Spiegel in un comunicato congiunto -Difendiamo quel che abbiamo fatto in collaborazione con WikiLeaks ma siamo uniti nel condannare la non necessaria pubblicazione dei dati completi.”
Si schiera contro la pubblicazione dei cablo anche l’organizzazione umanitaria Amnesty International: “Ci dispiace che documenti che mettono a rischio persone, tra cui attivisti per i diritti umani, siano diventati pubblici.”