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In attesa di iniziare ad appoggiare la campagna elettorale per le federali del PLR (come era stato comunicato qualche settimana fa) stamani il domenicale Il Caffè si concentra sulla Lega dei ticinesi, con un’intervista ad ampio raggio a Giuliano Bignasca. Eccone alcuni passaggi.

Il Caffè: Di Gobbi che voleva diventare massone, che pensa?
G. Bignasca: Niente: per me i massoni sono come la bocciofila.

IC: Morisoli, ce la farà per il senato ?
GB: Lo do al 50 per cento.

IC: Però il suo nome ha messo in crisi la Lega.
GB: Nient’affatto. Solo Donatello Poggi, che scrive un po’ tanto, ma lo ripescherò.

IC: Il vostro obiettivo alle federali?
GB: Se va bene due nostri, uno dell’Udc più un consigliere agli Stati. Il minimo: due consiglieri nazionali.

IC: Un giudizio sui primi mesi di questo governo, chi salva?
GB: Salvo Gobbi, il migliore. Poi Bertoli, che ha fatto quello che doveva fare. Borradori e Sadis sono andati dietro l’onda. Beltraminelli s’è trovato in un posto che non mi pare il suo.

IC: La Lega in campagna elettorale diceva che 35 mila frontalieri bastano. Ora son 51 mila?
GB: Mi dispiace per voi frontalieri ma Gobbi sta preparando qualcosa. Senza essere vessatori bisogna pensare ai contingenti, e poi che le scuole formino professionalmente i nostri giovani.

IC: Col vostro programma cosa resta da fare?
GB: Sui frontalieri fra qualche settimana incontreremo Tremonti. Vogliamo risolvere la questione dei frontalieri e dare almeno 15 mila posti di lavoro ai ticinesi.

IC: Nel 2013 Bignasca che farà?
GB: Se si vota nel 2012, sia io che Pelli di sicuro restiamo, se si vota nel 2013 io mi ritiro.