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Per favorire la nascita della Grande Ascona il Cantone dirotti su questo progetto una parte dei 20 milioni di franchi messi a disposizione della defunta Grande Locarno.

Per la Grande Locarno i tempi non sono ancora maturi : questa la chiara indicazione emersa dalle urne. Personalmente, in veste di principale promotore della petizione popolare che aveva dato avvio alla procedura di aggregazione dei Comuni della Sponda sinistra della Maggia, sono dispiaciuto per questo risultato, che a dire il vero non mi ha sorpreso.
Ma si sa, in democrazia bisogna accettare serenamente le decisioni prese a maggioranza dal Popolo. D’altro canto sono soddisfatto per aver provocato questo dibattito e per aver dato ai cittadini la possibilità di decidere il loro destino e quello della regione : ciò che era uno degli scopi principali dei petizionisti.

Il voto negativo non esclude ovviamente che in un prossimo futuro – come avvenuto con successo nelle Terre di Pedemonte – si possa rilanciare nei Comuni interessati il discorso sulle aggregazioni, magari questa volta puntando direttamente a quella Grande Locarno (da Brissago a Gordola) propugnata dai sindaci di Minusio e di Muralto, che certo saranno in prima fila nel portare avanti una richiesta formale in tal senso…

Il ringraziamento mio e del comitato promotore vada in particolare al nostro rappresentante in seno alla Commissione di studio, l’ex-sindaco di Minusio Remo Lardi, per la passione e l’impegno profusi in questa storica battaglia.
Ora il mio timore è che il dibattito su questa aggregazione anziché unire i Comuni li abbia divisi ancor più di prima, perché gli strascichi provocati dai litigi e dalle polemiche che purtroppo hanno contraddistinto le discussioni potrebbero lasciare il segno per qualche anno, specie nei rapporti fra le autorità dei principali Comuni.

Per questo motivo, in veste di promotore pure dell’aggregazione sulla Sponda destra della Maggia sulla quale il popolo sarà chiamato a votare il 20 novembre, mi auguro che le autorità ed i cittadini di Losone, Ascona, Brissago e Ronco sapranno dibattere con toni civili e sereni, senza gettarsi addosso fango l’un con l’altro, perché in fin dei conti si dovrà solo decidere se fare un matrimonio e non un divorzio.
E chissà che, sfumata per ora la Grande Locarno, non possa nascere almeno la Grande Ascona ? Ecco un nuovo e inatteso scenario che si profila per la regione.

Per favorire questo passo ed evitare un disastro totale sul fronte delle aggregazioni nel Locarnese, sarebbe auspicabile che, in tempi rapidissimi, il Consiglio di Stato decida di mettere a disposizione dei Comuni del Circolo delle isole una parte di quei 20 milioni di franchi che era disposto a versare, in caso di aggregazione, ai Comuni situati sulla sponda opposta della Maggia. Anzi, tale proposta sarà formalizzata in una lettera inviata oggi stesso al Consiglio di Stato dai petizionisti.

Giorgio Ghiringhelli, Losone