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I trader dei mercati finanziari sono più spietati e manipolatori degli psicopatici. A dirlo è uno studio condotto presso l’Università di San Gallo, dove i ricercatori hanno messo a confronto diversi trader di banca con alcune persone sofferenti di disturbi mentali.
Lo studio è stato condotto dall’esperto forense Pascal Scherrer e da Thomas Noll, psichiatra e direttore del centro di detenzione Pöschwies, a nord di Zurigo.

Proprio in questi giorni, a confermare i risultati dello studio c’è la truffa ai danni di UBS ad opera del trader britannico Kweku Adoboli, che con una serie di transazioni finanziarie speculative ha fatto perdere alla banca 2.3 miliardi di dollari.
Perché lo ha fatto? Cosa non funziona nella mente di questi giovani professionisti attivi in Borsa? La risposta arriva appunto dall’Università di San Gallo: i trader di banca si comportano in maniera più spietata e manipolatrice degli psicopatici.

Per giungere alle loro conclusioni, gli scienziati hanno considerato l’impegno a cooperare e l’egoismo di 27 operatori professionisti, impiegati presso banche svizzere e trader nel commercio delle materie prime e degli hedge fund, i fondi speculativi.
Il confronto è stato fatto con uno studio effettuato in precedenza su 24 persone affette da problemi psichici.
“Naturalmente non si possono mettere sullo stesso piano gli operatori di Borsa con i disturbati mentali – ha spiegato Thomas Noll – ma in certi casi i trader si sono comportati in modo più egoista, più aggressivo e sono risultati più inclini al rischio rispetto al gruppo di psicopatici che hanno completato lo stesso tipo di test.”

Dal test è emerso che i trader – che maneggiano quotidianamente azioni, derivati o cambi – mostrano assenza di scrupoli e invece di lavorare in modo oggettivo e corretto per un profitto più alto, cercano soltanto di ottenere più dei loro avversari, che in ogni modo cercano di distruggere.

(Fonte: Neue Zürcher Zeitung)