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Tra meno di due mesi si voterà per la Grande Ascona. Le premesse, inutile negarlo, non sono delle più rosee, specie dopo quanto avvenuto sulla Sponda sinistra. Ma tentar non nuoce.

In quest’ottica, nella mia veste di promotore (anche) di questa aggregazione, ho scritto già domenica al Consiglio di Stato chiedendo di dirottare su questo progetto una parte di quei 20 milioni che erano stati messi a disposizione per il finanziamento di progetti sulla Sponda sinistra.
In un’intervista rilasciata oggi al GdP Elio Genazzi ha confermato che quei soldi non verranno più versati ai sette Comuni in questione.
E allora io sostengo che è giustificato dirottarli almeno in parte sulla sponda opposta della Maggia come incentivo per i cittadini di Ascona, Losone, Brissago e Ronco s/Ascona a unirsi fra di loro e che è giusto che quei soldi destinati originariamente al Locarnese rimangano almeno in parte ancora nel Locarnese.
Anche sulla Sponda destra della Maggia vi sono infatti progetti di importanza regionale da finanziare, come ad esempio il Museo del territorio nell’ex-caserma di Losone, la copertura della pista di ghiaccio della Siberia e una sala per concerti nella zona dell’ex-aeroporto di Ascona.
A questo punto vedremo se il Consiglio di Stato (nel quale, va rilevato, siede un losonese…) farà davvero il possibile per aumentare le possibilità di riuscita di questo progetto aggregativo o se invece per motivi strategici farà il minimo necessario, temendo che la nascita di un polo forte dal punto di vista finanziario e politico sulla Sponda destra possa creare uno squilibrio nell’agglomerato urbano a favore della Grande Ascona.

Ma del resto, come si suol dire, chi è causa del suo mal pianga se stesso e non sarebbe giusto se a causa del voto negativo sulla Sponda sinistra a rimetterci siano gli abitanti della Sponda destra.
Anzi, io penso che dal punto di vista strategico sarebbe opportuno a questo punto favorire la nascita della Grande Ascona, perché ciò potrebbe servire da stimolo per riproporre in tempi brevi – diciamo 6-7 anni – e con maggiori possibilità di successo l’aggregazione della Sponda sinistra.
Ormai, grazie ai petizionisti che han portato al voto i cittadini contribuendo così a lanciare il dibattito, il seme delle aggregazioni nel Locarnese è stato piantato e prima o poi la pianta germoglierà: a quel momento la Storia renderà onore a coloro, oggi perdenti, che con lungimiranza e spirito pionieristico si son battuti per far progredire questa regione.

Giorgio Ghiringhelli