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Il Ministero Pubblico segnala che il Procuratore Generale John Noseda ha rinviato a giudizio dinanzi alla Corte delle Assise correzionali di Lugano tre persone attive in Ticino nell’ambito dell’edilizia.

Si tratta di un cittadino svizzero e di due cittadini stranieri residenti in Italia. Questi ultimi sono stati in carcerazione preventiva rispettivamente per 51 e 25 giorni durante i mesi di giugno, luglio e agosto 2011.
Nei confronti degli accusati si ipotizzano i reati di ripetuta estorsione e di falsità in documenti, commessi singolarmente e in correità fra loro.
In particolare, l’estorsione sarebbe stata effettuata dai due stranieri, a scopo di indebito profitto, nei confronti di alcuni operai alle dipendenze della società Concrete SA (della quale uno dei due era azionista e direttore), inducendoli ad accettare una retribuzione inferiore rispetto a quella prevista dal CCL vigente in Ticino.
La falsità in documenti sarebbe poi stata compiuta, in correità con il cittadino svizzero, per occultare l’estorsione.

Il provento dei reati non è elevato (alcune migliaia di franchi), ma è tuttavia significativo di un clima di grave intimidazione nei confronti dei lavoratori implicati, minacciati di licenziamento qualora non avessero accettato la proposta di riduzione del salario.
I reati sarebbero stati compiuti a Lugano, Stabio e in altre località del Cantone fra i mesi di marzo e di maggio del 2011.
Va detto che se gli autori non fossero stati bloccati in modo tempestivo, l’ammontare dell’indebito profitto sarebbe risultato di molto superiore.

(Comunicato polizia cantonale)