La presidente della Confederazione sapeva, già venerdì prima di partecipare alla trasmissione televisiva “Arena”, dell’esistenza di una e-mail che aggravava notevolmente la posizione di Philipp Hildebrand. Tuttavia, durante il dibattito Eveline Widmer Schlumpf ha preso le parti del presidente della BNS, sostenendolo senza esitazioni.

È stato lo stesso presidente del Consiglio della BNS banca Hansueli Raggenbass a mostrare la mail incriminata a Widmer Schlumpf, all’aeroporto di Kloten, un’ora prima che “Arena” andasse in onda.
“Non si può valutare un messaggio in un quarto d’ora – si è difesa la presidente della Confederazione – e non volevo dire nulla di compromettente senza prima aver informato il Consiglio federale. Mi sono attenuta alle due perizie che avevo a disposizione”.

In effetti esse attestavano la regolarità delle transazioni effettuate da Hildebrand (o da sua moglie) e anche il fatto che non vi fosse stato alcun uso illecito di informazioni privilegiate.
Tuttavia nella e-mail in questione, inviata dal consulente di Hildebrand presso la banca Sarasin a Hildebrand stesso, si afferma che il 14 agosto – il giorno precedente la transazione – il presidente della BNS gli aveva detto chiaramente di approvare l’intenzione di sua moglie Kashya di procedere a un importante acquisto di dollari, il cui corso si trovava a livelli estremamente bassi.

Widmer Schlumpf ha difeso Hildebrand non solo durante il dibattito ad “Arena” ma ancora lunedì 9 gennaio, quando le mail erano ormai state pubblicate sulla home page (trasparenza!) della BNS. Questo comportamento avrebbe suscitato perplessità in molti funzionari dirigenti a Berna.

(Fonte: Cash.ch)