Saïf al Islam Gheddafi, l’erede designato del colonnello Muammar Gheddafi – ucciso lo scorso ottobre – sarà trasferito in una prigione di Tripoli entro maggio. Nella capitale sarà processato e condannato per il ruolo avuto nei mesi della rivolta contro il regime di suo padre.


Lo ha annunciato il mese scorso il presidente del Consiglio nazionale di transizione.
Catturato tre mesi fa nel deserto libico, Saïf al Islam è prigioniero in un luogo segreto nella città di Zentane.
Il Tribunale penale internazionale aveva cercato di ottenere il suo trasferimento all’Aja, dove sarebbe stato processato per crimini contro l’umanità.
Le autorità libiche si sono opposte ma hanno concesso ai funzionari del TPI di assistere al dibattimento giudiziario a Tripoli.

Il governo libico ha chiesto al Niger l’estradizione di un altro figlio del colonnello Gheddafi, Saadi, dopo che questi ha parlato – in un colloquio telefonico con il canale televisivo Al Arabiya – di un sollevamento delle truppe lealiste che ancora esistono in Libia contro il Consiglio nazionale di transizione.
Due altri figli di Gheddafi si trovano in Algeria, Hannibal e Mohammed. Il governo di Algeri ha già chiarito con il governo di Tripoli che la loro estradizione è fuori questione.
In Algeria si trovano anche la figlia del colonnello Gheddafi e la moglie, con diversi nipoti.