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Giuliano Bignasca Consigliere di Stato. Uno scenario che ad alcuni pare inverosimile e che altri considerano logico e meritato.

L’edizione odierna del quotidiano la Regione riporta le considerazioni di Bignasca in relazione all’elezione di Michele Foletti a presidente del Gran Consiglio : “Se Foletti verrà eletto con pochi voti ci saranno delle rappresaglie. La faremo pagare quando di tratterà di eleggere i membri delle commissioni parlamentari. I liberali radicali rischiano di perdere qualche presidente.”

E fin qui tutto normale. Poi Bignasca prosegue : “Ci sono anche le nomine nel Consiglio d’amministrazione di Banca Stato e dell’Azienda elettrica ticinese.”
Il giornalista fa notare che queste sono nomine di competenza del governo. Al che Giuliano Bignasca si dice sicuro che in autunno siederà in Consiglio di Stato, quando Marco Borradori deciderà di andare a Lugano per candidarsi al Municipio e alla carica di sindaco.
Normalmente dovrebbe subentrerebbe il Consigliere nazionale Lorenzo Quadri, ma Bignasca assicura che Quadri “non vuole andare a Bellinzona.” Dunque toccherà a lui occupare il seggio in governo lasciato vuoto da Borradori.