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Sfogliando i quotidiani e ascoltando i dibattiti mi immagino la confusione di chi sta cercando di farsi un’opinione riguardo al raddoppio o meno della galleria autostradale del San Gottardo.
Da una parte chi lo vede di buon occhio, dall’altra chi vuole trasferire definitivamente le merci sulla ferrovia e trova inutile un secondo buco sotto il Gottardo.
In mezzo gli indecisi, che si pongono domande del tipo: “Se si costruisce il secondo tubo, la galleria diventa più sicura o più pericolosa? Il traffico rimane lo stesso, oppure crescerà? E la famosa capacità dell’asse del Gottardo rimarrebbe uguale oppure aumenterebbe?
Se si costruisse il secondo tubo, mi sposterò meglio in auto oppure le colonne aumenteranno? Il numero dei tumori polmonari in Ticino è diminuito oppure il traffico dei camion mi deve preoccupare?”

Chi cerca di dare una risposta a questi interrogativi sono gli studi e i rapporti tecnici e ognuno si potrebbe fare un’idea precisa, se si prendesse la briga di leggerli.
Ma i più si affidano ai riassunti che spesso ci vengono serviti dai politici. Purtroppo, e scrivo purtroppo, non sempre questi ultimi ci fanno un buon servizio, quando citano gli studi.
Questa almeno è la mia impressione. Troppo spesso li leggono in modo prevenuto, in fretta e furia, al solo fine di trovare l’unico dato utile a suffragare le loro idee. Questo è un cattivo servizio, direi quasi un modo disonesto di onorare il lavoro preciso e completo che i ricercatori forniscono.

Vi faccio due esempi, tralasciando i nomi dei politici protagonisti, che potete se volete individuare da soli la prossima volta che li sentirete parlare.
Recentemente alcuni politici hanno commentato il rapporto UPI sulla sicurezza nelle galleria a uno o due tubi, soffermandosi prevalentemente sul calcolo costi finanziari-vite umane. Se si costruisse un secondo tubo, in venti anni si risparmierebbero alcune decine di vite umane in galleria, troppo poche secondo lo studio, per giustificare la spesa.
Una notizia agghiacciante: è impossibile digerire notizie del genere e sentirsi trattati come costi, come numeri e non come esseri umani. La vita è fatta di persone e non di rapporti costi-benefici e di statistiche a lungo termine.
Fin qui tutto bene e siamo tutti d’accordo che una vita umana val più di una manciata di denaro, ma il politico in questione (che vuole il raddoppio del San Gottardo), si è “dimenticato” di citare altri dati dello studio UPI che vanno nella direzione di una maggiore sicurezza sulle strade su cui circoliamo tutti noi con le nostre famiglie.
Sono le cifre che affermano che costruendo un secondo tubo, l’inevitabile aumento del traffico (che si verificherebbe, nessuno lo mette in dubbio, la domanda è solo quanto aumenterà il numero di vetture e autocarri che sceglieranno di passare dal Ticino) renderebbe molto meno sicura l’autostrada tutta, da Basilea a Chiasso.
Gli incidenti nel San Gottardo sono in media 9 all’anno, il che di fatto la rende una galleria sicura, meno dello 0,1 % degli incidenti sulla rete autostradale elvetica. Sulle autostrade Svizzere le vittime sono 25000 all’anno.
Se l’autostrada diventa più trafficata, ci saranno più vittime sulle strade. Ma forse il nostro politico si commuove di più per le vittime delle gallerie? Sono diverse da quelle che muoiono sotto il cielo? Inoltre il guadagno di sicurezza con due tubi unidirezionali (nessun pericolo di scontro frontale) viene vanificato con un aumento di 500 veicoli al giorno.
Il che vuol dire che con poche vetture in più, il numero di incidenti ridiventerebbe lo stesso. Un secondo tubo non vuol dire meno incidenti, vuol dire solo più traffico e strade meno sicure ovunque. Ora, tacere questi aspetti è, secondo me, grave. Capisco l’opportunismo politico, ma è grave!

Un secondo esempio. Un altro politico continua ad affermare, e ha ragione, che gli ultimi studi pubblicati sulla situazione dei tumori polmonari nel Sottoceneri (dove vive la maggioranza dei Ticinesi) affermano che il numero di persone che si ammalano è diminuito negli ultimi anni.
Evviva! È una buona notizia! Ma cosa “si dimentica” di aggiungere il nostro predatore di dati che tirano l’acqua al suo mulino? Si dimentica di dire che la media dei tumori nel Sottoceneri è il doppio che nel resto della Svizzera e che la prima causa di questo tipo di malattia sono le polveri sottili emesse principalmente dagli automezzi pesanti che transitano sulle autostrade.
Non solo, naturalmente… anche il traffico creato dalla vicina Lombardia è una causa, ma costruire un secondo tubo peggiorerebbe di fatto la situazione.
Esempi di questo tipo di sciacallaggio dei dati da seri e attendibili studi ve ne sono molti altri, ma mi fermo qua.
A chi ancora si sta formando un’idea se essere favorevole o contrario al secondo tubo autostradale vorrei consigliare di documentarsi bene e di non fidarsi troppo di chi cerca di spacciare verità parziali e partigiane per certezze assolute.

Andreas Barella
Coordinatore per il Ticino
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