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Di fronte alle pressioni dell’UDC, il Consiglio federale ha messo in consultazione due varianti per risolvere l’applicazione dell’iniziativa sul rinvio dei criminali stranieri.

La prima variante, che è quella che raccoglie il favore del governo, prevede l’espulsione automatica per lo straniero che ha commesso delitti punibili con una pena maggiore a sei mesi di carcere.
Per tener conto del principio di proporzionalità, un’eccezione sarà possibile se l’espulsione viola i diritti dell’uomo.
I delinquenti itineranti o recidivi potranno essere rinviati dalla Svizzera per cinque anni anche se condannati a una pena inferiore ai sei mesi.

La seconda variante è quella promossa dall’UDC e prevede una lunga lista di infrazioni per le quali è previsto il rinvio. Oltre ai delitti gravi, include crimini di minore gravità, come lesioni corporali semplici.
Secondo questa iniziativa, il giudice dovrà sempre pronunciare l’espulsione, indipendentemente dalla pena effettivamente pronunciata. In questo modo, la variante dell’UDC non è obbligata a rispettare sempre i diritti dell’uomo.