Ai primi di giugno è entrata in vigore una legge nella città statunitense di Filadelfia che rende illegale donare cibo ai poveri o ai mendicanti nei luoghi pubblici. La polizia adesso potrà arrestare chi proverà a condividere il cibo con queste persone in strada.
Secondo quanto riportano i difensori dei diritti umani, il problema della fame negli Stati Uniti è molto più diffuso di quanto si pensi: una persona su sei è la realtà. Questo indice continua a crescere come conseguenza dell’incremento della crisi economica nel paese.
Secondo i dati del Dipartimento dell’Agricoltura statunitense, nel febbraio dello scorso anno 46,3 milioni di persone dipendevano dai buoni pasto per alimentarsi.
Nonostante la serietà del problema, le amministrazioni locali non solo non lo risolvono, ma si oppongono alle iniziative degli attivisti per distribuire cibo ai bisognosi nelle strade.
La denuncia è stata fatta dall’attivista Keith McHenry del movimento Food not Bombs (Cibo, non Bombe).
Orlando è stata la prima città a dichiarare illegale la distribuzione di cibo ai poveri negli spazi aperti.
Houston sembra stia preparando una norma simile. A Dallas, Tampa, Santa Monica e Los Angeles sono già avvenuti i primi arresti di persone che somministravano cibo in strada.
Il 24 di marzo la città di Filadelfia ha approvato la legge che proibisce “ogni tipo di alimentazione rivolta a una grande quantità di persone” in parchi e altri spazi pubblici all’aria aperta. Secondo il
sindaco della città, Michael Nutter, dare cibo ai poveri nei parchi viola i codici sanitari e aggiunge che la nuova normativa “protegge la dignità dei senzatetto, la pulizia nei parchi ed elimina i dubbi sulla qualità degli alimenti distribuiti” proponendo di favorire la distribuzione di cibo in locali coperti.
“Vogliono nascondere i senzatetto in un angolo e fingere che il problema non esista” è stata la risposta degli oppositori e aggiungono che le motivazioni date per giustificarla sono un “puro inganno”, e sono convinti che la vera motivazione del Governo di Filadelfia sia di ripulire la zona turistica dai “poco estetici” senzatetto.
“Questa legge evidentemente è stata elaborata non per proteggere la salute e la dignità delle persone coinvolte, ma per minimizzare il problema nella nostra città”, ha denunciato Brian Jenkins dell’organizzazione in difesa dei diritti umani Chosen 300 Ministries.
“Dar da mangiare e soddisfare le necessità delle persone è un diritto fondamentale. Proibirlo o opporsi a questo diritto non aiuta a risolvere il problema. È incostituzionale e inumano”, dichiara l’attivista Erike Younge.
Poiché gli USA fanno sempre tendenza, soprattutto fuori dai loro confini, c’e da aspettarsi la solita scimmiottatura di qualche grande democrazia europea? Penso proprio di no, perché da noi gli aiuti quando si danno, si danno al coperto e con la benedizione di chi si e impegnato non poco a crearne la necessità. Il buon Fra Martino può quindi dormire fra due guanciali.
Carlo Curti, Lugano