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I banchieri sono sempre stati avidi, da secoli. A dirlo è il noto economista statunitense Ariel Roubini, soprannominato Dr. Doom per le sue previsioni catastrofiche e sempre azzeccate.

Dovrebbero esserci sanzioni penali. Nessuno è andato in prigione sin dalla crisi finanziaria globale, commenta Roubini sul sito di economia Wall Street Italia.com : “Ci sono più conflitti di interesse oggi di quattro anni fa. Le banche erano già troppo grandi per fallire, ora sono ancora più grandi. Le cose vanno peggio – non migliorano.
Le banche fanno cose che sono illegali e nel migliore dei casi vengono schiaffeggiate con una multa. Se alcune persone finiscono in carcere, forse sarà una lezione per qualcuno – o qualcuno verrà impiccato per le strade.

Anche il 2013 sarà un anno difficile, con la possibilità di una tempesta perfetta globale: crollo dell’Eurozona, nuova recessione negli Stati Uniti, guerre in Medio Oriente, pesante crollo della crescita in Cina e nei grandi mercati emergenti.
L’ultimo summit dell’Unione europea è stato un fallimento. I mercati si aspettavano molto di più.
O si ha una qualche sorta di debito comune per ridurre lo spread, oppure si ha una monetizzazione del debito da parte della Banca centrale europea, oppure il bazooka dei fondi EFSF/ESM deve essere quadruplicato.
In caso contrario si avrà un’altra crisi più grande non entro sei mesi, ma nelle prossime due settimane.

Entro il 2013 la capacità dei politici di rimandare le soluzioni ai problemi diminuirà e nella Zona euro il treno non deraglierà più a rilento, ma a grande velocità.
Gli Stati Uniti sembrano vicini a una fase intermedia tra stallo della crescita e recessione economica. La Cina sembra prossima a quanto definito un atterraggio duro, mentre i BRIC, Brasile, Russia, India e Cina registrano un forte calo della crescita.
C’è il pericolo di una possibile guerra tra Israele, Stati Uniti e Iran – che raddoppierebbe il prezzo del petrolio nel giro di una sola notte.

Il 2013 sarà peggio del 2008 perché si è a corto di contromisure. Nel 2008 si potevano tagliare i tassi di interesse, fare QE1, QE2, varie misure di stimolo fiscale e tanto altro. Oggi i QE stanno diventando sempre meno efficaci perché il problema è di solvibilità, non di liquidità.
I disavanzi di bilancio sono già troppo grandi e non è possibile salvare le banche, per la forte opposizione politica e perchè i governi sono prossimi a essere insolventi e non possono salvarsi.”