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Sui quotidiani oggi si legge che nel primo semestre 2012 la Banca nazionale svizzera ha realizzato un utile consolidato di 6,5 miliardi di franchi, gra­zie in particolare alla plusvalenza di 5,1 mi­liardi conseguita sulle posizioni in mone­ta estera.

Questa argomentazione è difficile da capire: infatti in un mercato globalizzato come quello attuale dovrebbe risultare praticamente impossibile che la BNS da oltre un anno acquisti moneta estera, in particolar modo euro, nel dichiarato intento di contenere l’inarrestabile sopravvalutazione della moneta elvetica, e dall’altro lato riesca a speculare con profitto su altre (quali?) monete.

Se è vero che la situazione del franco svizzero è talmente critica da generare un’esplosione del cambio, usare i franchi della BNS per acquisti speculativi di moneta estera dovrebbe, secondo logica, peggiorare la situazione.

E allora vien da pensare che qualcuno non la racconta giusta.
Dunque, avanti tutta con la Banca nazionale e con gli esperti della nostra finanza che fanno i loro giochi, alle spalle dei cittadini e ai danni dell’economia di esportazione e del turismo. Con la complice approvazione della stessa lobby dell’import, che ringrazia.

B. Ravelli