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Il PPD prende atto con soddisfazione dell’impostazione data all’ordinanza sulle abitazioni secondarie varata ieri dal Consiglio federale.

Anche per il turismo della nostra regione il compromesso raggiunto nell’ordinanza costituisce un punto positivo. È noto infatti che i rustici contribuiscono a valorizzare il nostro paesaggio e non il contrario.
Il PPD chiede un riorientemento della politica turistica nei Comuni ticinesi che hanno superato il 20% degli alloggi secondari.
Anzitutto il Partito popolare democratico ticinese approva la messa in vigore dell’iniziativa popolare a partire dal 1° gennaio 2013 e non il prossimo mese di settembre, come inizialmente paventato. Ciò consentirà a Cantoni e Comuni di adattarsi alle nuove regole.
Soddisfa poi la decisione del Governo federale di accogliere alcune richieste avanzate dal Ticino. In particolare quella formulata dal PPD per il tramite di un’iniziativa cantonale approvata dal Gran Consiglio e inviata alle Camere federali il 16 aprile di quest’anno, che chiedeva di escludere i rustici dal regime di applicazione.
Finalmente ci si è resi conto delle peculiarità e dell’eccezione del nostro Cantone in questo ambito.

Con questa decisione il Consiglio federale tutela le politiche messe in opera per le regioni di montagna, in particolare, in quei Comuni considerati strutturalmente deboli, la cui popolazione risulta costantemente in calo.
Si considera in questo modo compiutamente le specificità delle nostre Valli, non c’è infatti peggiore ingiustizia che trattare in modo uguale situazioni diverse.
Occorre però anche considerare una realtà chiara e indiscutibile: il blocco delle residenze di vacanza in alcuni Comuni ticinesi richiederà un deciso ri-orientamento della politica turistica, soprattutto nelle Valli, dove alcune strutture – proprio per la massiccia presenza di case di vacanze – sono purtroppo carenti.
In questo senso il PPD ritiene che uno specifico sostegno a queste realtà, legato in modo altrettanto specifico agli effetti dell’iniziativa popolare, costituisca un tassello necessario di una politica turistica ad ampio raggio che sappia cogliere le forze e le debolezze di ciascuna regione, compensando dove possibile le disparità che saranno giocoforza acuite dal blocco delle residenze secondarie secondo i termini voluti dal Popolo accogliendo l’iniziativa.