Il referendum contro gli accordi di doppia imposizione fiscale (doppia??) che la Svizzera vorrebbe ratificare con Germania, Inghilterra e Austria senza ottenere nulla in cambio, è stato lanciato dall’ASNI alla fine del mese di giugno perché si è potuto constatare per l’ennesima volta come il Parlamento non sembra molto preoccupato del futuro di coloro i quali, finora, gli hanno dato fiducia (elettori). Il parlamento non ha reagito nemmeno di fronte al fatto che gli accordi prevedono tutta una serie di obblighi per la Svizzera, che corrispondono solo a delle irrilevanti opzioni per le controparti.

Un trattamento iniquo, accettato supinamente dalla Berna federale che dimostra ancora una volta la sua totale incapacità politica, la sua totale incapacità nel difendere gli interessi dei cittadini, la sua totale incapacità di onorare la Costituzione svizzera. La stessa Berna federale che si dimostra però incredibilmente infallibile nel cedere a qualsiasi richiesta proveniente dall’estero, lasciando poi il compito di ribellarsi al Popolo che è sovrano, ma solo quando fa comodo; con queste premesse è chiaro che tutti siano pronti ad approfittarne.

L’Europa che si trova nel pieno di una crisi economica senza apparente via d’uscita, cosa potrebbe fare per raschiare un po’ il barile ormai vuoto? Semplice: andare a prendere i danari laddove ci sono, per esempio in Svizzera. La Germania acquista tranquillamente dati rubati, riferiti a clienti tedeschi che hanno parte dei loro averi da noi, e noi dovremmo sottoscrivere degli accordi con dei governi che si comportano così e che già affermano che continuerebbero ad acquistare dati rubati anche se l’accordo fosse sottoscritto? Tanto varrebbe sottoscrivere accordi con la criminalità organizzata assicurando l’impunità a chi commette degli illeciti, il risultato non cambierebbe.

In Ticino, la Lega dei Ticinesi si è subito impegnata a sostenere fattivamente il citato referendum promosso dall’ASNI promettendo di raccogliere tra le sette e le diecimila firme; obiettivo che è stato confermato negli scorsi giorni dal movimento stesso. Grazie! Alla decisione di sostenere il referendum dell’ASNI si è accodata anche l’UDC Ticino la cui presenza è stata apprezzata in Piazza Dante a Lugano dove condivide lo spazio di raccolta con la Lega dei Ticinesi. A fianco dell’ASNI è scesa in campo anche la Giovane UDC Svizzera, unitamente ad altri movimenti i quali risultati a livello nazionale, tuttavia, sono stati finora al di sotto delle aspettative; contiamo in risultati importanti nelle prossime settimane.

Negli ultimi giorni avete ricevuto a casa un formulario che vi invitiamo a compilare e a rispedire immediatamente. La vostra firma conta moltissimo per difendere la democrazia, la Svizzera e il futuro nostro e dei nostri figli. L’UE insiste nel voler esercitare nei nostri confronti il più classico mobbing e noi accettiamo passivamente di farci azzerare? Firmate e fate firmare il referendum a parenti, amici e conoscenti prima che sia troppo tardi. Solo in questo modo sarà il Popolo a poter decidere.

Se non avete formulari da riempire, essi sono scaricabili al link seguente: http://it.referendum.ch/download/triblice_referendum.pdf

Termine di referendum: 27 settembre 2012 (quindi spedire i formulari, anche incompleti, al più tardi entro il 17 settembre).

(Mauro Damiani – Coordinatore ASNI Sezione Ticino)