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In merito all’iniziativa fiscale della Lega dei Ticinesi – che prevede sgravi fiscali per 115 milioni di Fr a beneficio di persone fisiche e giuridiche, nonché dei redditi medi, bassi e alti, per le famiglie così come pure per i “singles” – il Movimento promotore pretende che i cittadini siano chiamati alle urne entro i termini previsti dalla legge.

Gli sgravi fiscali infatti, come dimostra l’evoluzione delle entrate del nostro Cantone negli scorsi anni, non provocano una perdita di risorse per l’ente pubblico ma anzi, sul medio termine gli introiti aumentano a seguito dell’arrivo di nuovi contribuenti richiamati dall’aumentata attrattività fiscale.
Nell’immediato, il costo dell’iniziativa fiscale della Lega (ossia, per il Cantone, 115 mio di Fr) potrebbe essere in buona parte compensato con l’introduzione – peraltro doverosa – di un’ecotassa a carico dei frontalieri dell’ammontare di mille Fr pro capite, da applicare anche alle notifiche di breve durata (1000 Fr a notifica).

In questo modo si potrebbero incassare 55 mio Fr/anno dai frontalieri, e 15 da padroncini, distaccati, ecc, per un totale di 70 milioni di Fr annui ca.
Suddividento tale introito tra Cantone e Comuni in ragione del 70% al Cantone e del 30% ai Comuni, il primo incasserebbe 49 mio all’anno, i secondi 21 milioni all’anno.
Ulteriori entrate possono essere recuperate tramite adattamenti verso l’alto a carico dei globalisti.

La concorrenzialità fiscale del nostro Cantone risulta attualmente compromessa a seguito di una colpevole inazione durata oltre un decennio.
Al contrario, numerosi altri Cantoni (anche con maggioranze governative di Sinistra!), dimostrando maggior coraggio e soprattutto maggiore lungimiranza politica, hanno agito, uscendo dalla logica da contabile che invece caratterizza l’azione, o piuttosto l’inazione, del Consiglio di Stato ticinese.
Gli sgravi fiscali sono necessari per attirare nuovi, buoni contribuenti per dare un po’ di ossigeno all’economia come pure alle persone fisiche: interventi, questi, che sono particolarmente necessari proprio in periodo di crisi.
E’ soprattutto in questi periodi che occorrono iniziative coraggiose ed efficaci a sostegno dei cittadini e dell’economia, i cui interessi e benessere non possono venire sacrificati sull’altare di operazioni di abbellimento dei conti cantonali, pena l’innescamento di una spirale discendente (sempre meno posti di lavoro, sempre più povertà, sempre meno entrate per l’erario).

A questo proposito non si può che deplorare la totale mancanza di coraggio del Preventivo cantonale 2013.
Gli sgravi fiscali rimangono un’esigenza in questo Cantone, per cui la Lega dei Ticinesi pretende che, sulla sua iniziativa, il popolo sia chiamato a votare entro i termini prescritti dalla legge, ossia entro il mese di maggio 2013.
Per razionalizzare i costi, la data della votazione popolare potrebbe essere fissata in concomitanza con le elezioni comunali a Lugano e Mendrisio (14 aprile 2013).

Lega dei Ticinesi