“Nuova campagna politica denigratoria contro i frontalieri da parte dell’UDC”
“Altro che in mutande. E’ l’economia ticinese che rischia il tracollo senza frontalieri”


“Tra due settimane in numerosi Comuni del Canton Ticino saranno rinnovati i sindaci ed in Consigli Comunali e l’UDC non ha trovato di meglio che cavalcare un facile populismo ai danni dei lavoratori frontalieri che, come ampiamente dimostrato da studi effettuati in Svizzera da altre e ben più radicate forze politiche, sono una risorsa ed una fonte di ricchezza dove risiedono e dove lavorano e certo non lasciano “in mutande” i cittadini elvetici”.

Luca Gaffuri, consigliere regionale comasco del PD, interviene contro la nuova campagna politica del partito svizzero Unione Democratica di Centro che già in passato, come del resto la Lega dei Ticinesi, ha utilizzato toni che rasentano il razzismo nei confronti dei lavoratori italiani per giustificare le proprie ambizioni politiche. “E’ una campagna che segue nei contenuti di fondo quella “Bala i Ratt” di due anni fa – ribadisce Gaffuri -. Un nuovo presunto atto di forza da parte delle compagini di centrodestra della vicina Svizzera e che cerca di accattivarsi le simpatie di chi si dimostra più intransigente nei confronti dei nostri frontalieri.

Ma come ampiamente discusso anche la scorsa settimana quando ho partecipato ad un convegno organizzato dal Partito Socialista ticinese intitolato “Lugano città di frontiera”, i frontalieri contribuiscono a rispondere all’offerta di lavoro del mercato elvetico. Come PD Lombardia abbiamo già varato numerose campagne a base di manifesti e volantini diffusi sul confine a difesa dei frontalieri e del loro lavoro. Infatti mi preme considerare che se veramente i frontalieri non varcassero il confine ben presto il mondo economico del Canton Ticino crollerebbe per mancanza di mano d’opera. Cosa che l’UDC si guarda bene dall’affermare pur, ovviamente, sapendolo benissimo”.