A novembre dello scorso anno il Cantone ha dato il preavviso favorevole per la variante di Piano regolatore al fine di costruire un centro wellness a Seseglio. Il progetto era già stato presentato nel 2010 ma cinque ricorsi ne avevano bloccato la realizzazione. Dato che le lacune sollevate nei ricorsi sono state accolte nella variante elaborata dai servizi comunali, la realizzazione del progetto di centro wellness a Seseglio può riprendere.
Un progetto simile di centro acquatico è stato portato avanti dagli stessi promotori in Italia ed aveva sollevato diverse critiche da parte degli amministratori comunali. Infatti i promotori avevano presentato al comune fidejussioni false per 6 milioni di euro da tre società finanziarie che in un secondo tempo erano state successivamente cancellate dall’elenco di Banca d’Italia per una serie di inadempienze gravi.
Lo stesso centro acquatico, inaugurato nel 2011, non sembra navigare in buone acque. Da febbraio è stato ridotto l’orario di apertura al solo fine settimana e la stampa italiana locale ha anche parlato di mancata erogazione degli stipendi dei dipendenti nello scorso autunno.
Alla luce di questi fatti, ci permettiamo di rivolgere al lodevole Consiglio di Stato le seguenti domande:
— Come mai il Cantone, dopo aver accettato i ricorsi, ha comunque dato un preavviso favorevole sulla variante di Piano Regolatore?
— Il Cantone era al corrente dei precedenti problemi finanziari in cui erano incappati i promotori in Italia?
— Visti i problemi passati, sono state chieste delle garanzie ai promotori per certificarne l’onestà e la solvibilità? Se sì, che tipo di garanzie sono?
— Il Cantone è al corrente della situazione negativa in cui versa il centro acquatico portato avanti dagli stessi promotori nella vicina Brianza?
Elena Bacchetta, Verdi del Ticino