Il rifiuto dell’iniziativa popolare UDC “contro l’immigrazione di massa” da parte della Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale dimostra a qual punto la classe politica è indifesa di fronte alla forte immigrazione che la Svizzera sta vivendo e alle sue conseguenze. La restrizione dell’immigrazione tramite i tetti annuali e i contingenti, come chiede l’iniziativa in questione, è il solo concetto realistico in discussione. L’UDC lotterà con tutte le sue forze per la sua iniziativa. 80‘000 persone (saldo migratorio netto) immigrano ogni anno in Svizzera, ciò che corrisponde grossomodo alla popolazione della città di Lucerna. È solo una questione di tempo, a che la Svizzera conti 10 milioni di abitanti. Questa, in particolare, è una conseguenza delle frontiere aperte e della libera circolazione delle persone con l’UE. L’immigrazione in Svizzera è diventata incontrollabile.
Le conseguenze si faranno vieppiù drammatiche. Gli affitti sono aumentati di oltre il 20% dal 2000, la criminalità straniera esplode, le strade e i treni sono sovraffollati, l’immigrazione pesa sempre di più sulle opere sociali nonostante una situazione economica ancora buona, nuovi immigranti estromettono dal mercato del lavoro degli Svizzeri e degli stranieri che avevano un impiego. Il Consiglio federale e il Parlamento fanno tuttavia finta che questi dati di fatto importino poco. L’affermazione secondo la quale solo persone qualificate immigrano nel nostro paese è altrettanto falsa quanto la favola che racconta che l’immigrazione crea nuovi posti di lavoro. Gli impieghi creati sono soprattutto nel settore pubblico, al fine, giustamente, di padroneggiare le conseguenze dell’immigrazione (ospedali, scuole, eccetera).
L’iniziativa popolare dell’UDC “contro l’immigrazione di massa” permetterà alla Svizzera di dotarsi degli strumenti indispensabili per gestire l’immigrazione in modo autonomo. Conviene, per contro, respingere tutte le ricette socialiste, tanto inopportune quanto pericolose, le cosiddette “misure d’accompagnamento” (salari minimi, costruzione di alloggi sociali, più controlli e burocrazia), che significano finalmente combattere una battaglia contro i sintomi, una lotta tanto costosa quanto deleteria. Per l’UDC, è incomprensibile che i partiti di centro continuino a contribuire a che tali concetti inopportuni finiscano per imporsi. I veri problemi dell’immigrazione non saranno risolti in questo modo.
Unione democratica di centro
(tratto dal portale dell’UDC Ticino)