Oggi due votazioni di esito “storico” su esercito e burqa. Il fatto che la Svizzera in generale, ma il Ticino in particolare, abbia bocciato l’iniziativa che voleva lo smantellamento del nostro esercito di milizia con una percentuale superiore al 70%, è sicuramente un risultato eccezionale. Il nostro Cantone nelle precedenti votazioni sul militare ha infatti sempre assunto un atteggiamento tiepido… Questa volta la stragrande maggioranza dei votanti ha capito che non era in ballo solo la milizia, ma l’esercito e tutto il modello svizzero.

Storico anche il voto sul burqa: il primo voto popolare su questo tema. Anche qui il responso dei ticinesi è chiarissimo: il burqa, che non è un indumento religioso ma tribale, è la negazione dei nostri diritti fondamentali, del nostro modello di società occidentale e democratica, oltre che della parità tra uomo e donna: quindi non può avere diritto di cittadinanza in Ticino (e nemmeno in Svizzera). Alla faccia delle deliranti teorie di chi ha tentato di spacciare il burqa per un “simbolo di libertà” (è il colmo!). Il burqa è anche l’ostentazione del rifiuto dei nostri valori e della promozione di altri modi di vita con essi incompatibili.

Chi vuole vivere in Svizzera come se fosse in Afghanistan, non è al suo posto nel nostro Paese: rimanga dunque, o vada, in Afghanistan. E’ chiaro che il voto ticinese avrà conseguenze anche (per lo meno) a livello nazionale. Adesso prepariamoci al patetico spettacolo della $inistra che starnazzerà (ovviamente senza alcun fondamento né esito) all’incostituzionalità… In conclusione, i fautori della multikulturalità completamente fallita e dello sfascio della Svizzera (sono sempre gli stessi) oggi sono stati asfaltati dalle urne. E ben gli sta. Anche se non ci si può illudere che kostoro abbiano imparato la lezione.

Lorenzo Quadri

[francesco de maria] Non vorrei fare l’uccello del malaugurio ma secondo me il parlamento federale e il tribunale federale rappresentano un rischio. Perché lo dico? Ma perché ne abbiamo viste di tutti i colori!
Ancora un punto importante. Il Ghiro ha aperto la strada, altri cantoni potrebbero seguire.