Votazione sull’aumento del prezzo della vignetta autostradale:

Un rincaro ingiustificato

 Il prossimo 24 novembre, saremo chiamati alle urne per votare sulla modifica di legge del contrassegno autostradale. Questa revisione di legge prevede una variazione del prezzo da 40 a 100 franchi annui, contro la quale è stato lanciato un referendum.

Un aumento di ben 60 franchi annui che, a dire della Consigliera Federale Doris Leuthard, servirebbero a finanziare progetti infrastrutturali stradali e consolidare le finanze stradali. Tra cui anche il nostro collegamento stradale nel Sopraceneri il quale, sempre per bocca della ministra citata, non verrebbe costruito se non dovesse essere approvata la revisione di legge.

Innanzitutto mi chiedo se sia opportuno far pagare ancora al Ticino che è uno dei Cantoni con più problematiche, non per colpa sua ma, a causa del frontalierato della vicina Italia e delle decisioni di Berna (vedi rimborso dei premi di cassa malattia). Oltre ad essere uno dei cantoni in fondo alla scala con gli stipendi, con le maggiori spese di cassa malati e con la disoccupazione più alta rispetto alla media nazionale… ci verrebbe negato anche il sussidio federale per il collegamento nel Sopraceneri.

Non capisco nemmeno perchè dovremmo pagare noi, per colpa di un irresponsabile politica dei trasporti: per la costruzione di Alptransit (opera totalmente deficitaria, che favorisce solamente il traffico estero e non quello indigeno) si sono investiti molti miliardi. Denaro speso per colpa degli accordi bilaterali, si sarebbe potuto rinegoziare l’accordo ponendo un freno e un limite al traffico pesante proveniente dall’ Unione Europea.

Personalmente avrei investito parte di questo denaro per completare il raddoppio della galleria del San Gottardo (opera realmente necessaria per la nostra economia e soprattutto, per il nostro Ticino).

Inoltre mi chiedo come si possa pretendere dai cittadini e dalle aziende uno sforzo finanziario di questo genere. Anche se sostenibile monetariamente (5 franchi mensili per vignetta), paradossalmente è come se per le pigioni di tante famiglie venisse applicato un rincaro del 150%. Quindi si passerebbe per esempio da un spesa da 1’000 a 2’500 franchi mensili, scenario totalmente catastrofico.

Mi chiedo dunque come possano arrivare proposte di queste genere. Molto meglio sarebbe stato un rincaro annuale adeguato e dosato su più anni.

Nicholas Marioli
Già Candidato in Consiglio Comunale a Lugano per la Lega
Membro MGL (Movimento Giovani Leghisti)