(dal sito del Corriere)   MUZZANO – Si complica la corsa alla direzione della Rsi. Anche Marcello Foa, amministratore delegato di TImedia Holding e del Corriere del Ticino, ha ritirato la disponibilità a ricoprire l’incarico di direttore della Rsi. Nei giorni scorsi anche gli altri due candidati esterni l’ambasciatore Roberto Balzaretti e il direttore della Società elettrica sopracenerina Daniele Lotti si sarebbero ritirati. Marcello Foa, che non ha fatto il concorso e che recentemente era stato contattato dalla società di Executive Search incaricata di selezionare i candidati, ha comunicato ufficialmente la propria decisione alla Corsi. […]

(fdm) Marcello Foa. Caro lettore, ti offro stamani un mio vivo ricordo. Metà degli anni Ottanta, probabilmente il 1986. Redazione di Gazzetta Ticinese, in via Peri, “alle Stufe”: il piccolo regno di Giovanni Casella. Ci trovo due giovanissimi giornalisti, poco più che studenti, o ancor tali. Ero quasi giovane anch’io, allora! Un primo contatto, un primo feeling, una prima amicizia. Ne hanno fatta di strada quei (bravissimi) due! Chi erano? Per l’appunto Marcello Foa e… Fabio Pontiggia.

Particolarmente buffo l’inizio della notizia: “Si complica…” Chi l’avrà scritto? Il ritiro di Foa avrebbe complicato le cose. Ma allora, logicamente, il suo “rimanere in gara” l’avrebbe semplificato. Sempre seguendo la logica, egli avrebbe potuto “semplificare” il concorso… vincendolo! Ma, se poteva vincere, perché si è ritirato?

Foa è una personalità di grande professionalità e notevole valore. Ma, detto tra noi, pensare anche solo per un momento  che egli potesse mettersi al testa del Terrario (Flavio, perché te ne sei andato tanto presto?, ci manchi) – lui che è stato un importante redattore del “Giornale” di Berlusconi – è veramente audace, direi quasi temerario.

Mi hanno detto che “Gigio” Pedrazzini, molto facendo il misterioso, ha fatto una dichiarazione alla radio. Nel pomeriggio l’ascolterò (podcast).