Segnalato su Twitter da Mara Carfagna
“Ci sono! Ancora al lavoro, e pieno di vita”. Questo ha detto Silvio Berlusconi, intervistato giovedì scorso su Europe 1 da Jean-Pierre Elkabbach. Dall’ampio discorso dell’ex premier cogliamo alcuni spunti di particolare interesse.
“Non intendo lasciare la scena politica” ha detto il Cavaliere. Egli, ormai ineleggibile in Italia, potrebbe puntare alle elezioni europeee del 24 maggio. “Ma voglio prima ottenere la revisione di una sentenza che è una sentenza politica, assolutamente ingiusta”.
“Sarò ancora il presidente del mio partito, Forza Italia, e voglio convincere i 24 milioni di elettori italiani che non si sono schierati per la sinistra”.
“Letta non durerà a lungo, perché non ha mantenuto le sue promesse”. “La mia cacciata dal Senato, perpetrata il 27 novembre scorso, non è stata altro che un colpo di stato”. “Io ho impedito al partito comunista, a partire dal 1992, di prendere definitivamente il potere. Questa è la mia colpa”.
“Non ho più passaporto, la mia posizione personale è debole. Le mie telefonate sono (o possono essere) intercettate. Mi impediscono di varcare il confine, ma io… non ho paura di niente”.
“In prigione non mi metteranno. Se lo faranno scoppierà la rivoluzione!” “Fuggire? Mai. Non posso concludere la mia avventura di patriota e d’uomo di stato fuggendo dal mio paese, dal paese che amo”.
“Evasore fiscale? Vogliamo scherzare? Io che sono il primo contribuente d’Italia”. “La mia vita privata, il bunga-bunga di Arcore? Un’autentica montatura, per rovinarmi. In casa mia mai c’è stato un gesto inelegante…”
“Sarkozy? Può farmi la domanda di riserva?”
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